Il capitano è una delle più antiche maschere della commedia dell'arte.
La sua genesi risale al Pirgopolinice del Miles gloriosus di Tito Maccio Plauto e al Trasone dell'Eunuco di Terenzio.
Rinato in altre forme nel teatro italiano del 1500, impersonificava a volte il soldato di nobili sentimenti ed estroso o il vanaglorioso spaccone che si vantava di titoli non posseduti e di imprese mai compiute, malcelando in realtà il terrore di dover affrontare una battaglia o un duello, contrariamente a quanto invece affermava di continuo a parole.
Il capitano ha un grosso naso e vistosi baffoni: un elemento comune alle successive variazioni della maschera rimarrà il grande spadone che trascina rumorosamente e in maniera impacciata al suo fianco. A volte porta un elmo con uno stemma raffigurante un porcospino a memoria dell'assedio di Trebisonda nel quale la sua corazza viene trafitta dalle frecce del nemico tanto da farlo sembrare un porcospino.
Celebri capitani del palco furono Francesco Andreini con Capitan Spaventa e Silvio Fiorillo con Capitan Matamoros, che tratteggiarono due personaggi con la stessa derivazione ma estremamente differenti tra di loro. Mentre Capitan Matamoros è esclusivamente borioso, spaccone e sostanzialmente ridicolo (in ordine cronologico è successivo alla maschera di Andreini), Capitan Spaventa è capace di nobile animo e alti sentimenti, quasi un sognatore.
La tipologia del capitano smargiasso e ridicolo è spesso di derivazione spagnola: aveva il vestiario dei soldati spagnoli dell'epoca, arricchito però da ninnoli e nastri e molto variopinto, e dizione e modi di dire prettamente iberici. Viene quindi portato in scena più volte contrapposto ai Mori e come farneticante e vanaglorioso zimbello.
Ispirate alla maschera sono numerosi varianti come Capitan Giangurgolo, Capitan Corazza, Capitan Cardone, Rinoceronte, Terremoto, Spezzaferro, Spaccamonti, Capitan Rodomonte. Sempre al capitano sono riconducibili poi numerose derivazioni della maschera adottate dal carnevale napoletano o più in generale dalla letteratura, come Capitan Fracassa.