Carbonado | |
---|---|
Formula chimica | C |
Proprietà cristallografiche | |
Sistema cristallino | cubico |
Proprietà fisiche | |
Densità | 3,5–3,53 g/cm³ |
Lucentezza | adamantina |
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale |
Il carbonado, chiamato anche diamante nero, è un diamante policristallino che si presenta di nero e formato da granuli altamente porosi. Viene estratto pressoché esclusivamente da miniere nella Repubblica Centrafricana e in Brasile, dove non è mai associato alla kimberlite, il minerale che è la tipica sorgente dei diamanti naturali.
L'origine del carbonado è controversa.[senza fonte]
L'analisi degli isotopi del piombo presenti nel minerale di origine, sembrano documentare una cristallizzazione avvenuta circa tre miliardi di anni fa, anche se è presente anche in rocce sedimentarie più recenti.[1]
A differenza di altri diamanti policristallini naturali, il carbonado non ha inclusioni che originano dal mantello e il suo valore di isotopo del carbonio è molto basso, con una ridotta presenza di carbonio-13 rispetto al carbonio-12 se paragonato con i diamanti naturali.[1]
Mostra una forte luminescenza (fotoluminescenza e catodoluminescenza) indotta dall'azoto e collegata alla vacanza reticolare di alcuni atomi nella struttura cristallina. L'analisi della luminescenza presente attorno alle inclusioni radioattive, suggerisce un'esposizione alle radiazioni avvenuta successivamente alla formazione del carbonado.[2]
Queste tipologie di diamanti sono utilizzate in diversi modelli e creazioni nell'industria dei gioielli ma trovano più frequentemente applicazione nel settore industriale.