Carly va in Giappone[1] (iGo to Japan) è un film per la televisione del 2008 diretto da Steve Hoefer[2], facente parte della seconda stagione della serie televisiva iCarly.[3]
Carly va in Giappone | |
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I protagonisti in una scena del film. | |
Titolo originale | iGo to Japan |
Paese | Stati Uniti d'America |
Anno | 2008 |
Formato | film TV |
Genere | commedia, per ragazzi |
Durata | 71 min |
Lingua originale | inglese |
Rapporto | 16:9 |
Crediti | |
Ideatore | Dan Schneider |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori e personaggi | |
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Produttore esecutivo | Dan Schneider |
Casa di produzione | Schneider's Bakery Nickelodeon Productions |
Prima visione | |
Prima TV originale | |
Data | 8 novembre 2008 |
Rete televisiva | Nickelodeon |
Prima TV in italiano | |
Data | 23 aprile 2009 |
Rete televisiva | Nickelodeon Italia 1 |
La produzione del film è cominciata nella primavera 2008, ed è durata tra le 4 e le 5 settimane.
iCarly è stato candidato agli iWeb Awards come uno dei web show più comici, per questo Spencer, la Signora Benson, Carly, Sam e Freddie, vanno in Giappone per scoprire chi è il vincitore. Si ritrovano tuttavia su un aereo diretto in Corea e per questo i cinque protagonisti sono costretti a paracadutarsi dal velivolo mentre sta sorvolando la città di Tokyo. Arrivati all'albergo, una coppia di fratelli di nome Kyoko e Yûki anch'essa in nomination, cerca di metter i bastoni fra le ruote ai protagonisti facendoli arrivare tardi alla nomination. La coppia è alla fine arrestata, mentre il team di iCarly si gode il suo meritatissimo premio.
Negli Stati Uniti d'America il film ha esordito l'8 novembre 2008 su Nickelodeon.[4]
In Italia è stato trasmesso il 23 aprile 2009 sempre su Nickelodeon, mentre in chiaro è andato in onda il 12 ottobre seguente su Italia 1.[5]
Durante la sua prima messa in onda negli Stati Uniti il film ha attirato 7,6 milioni di spettatori,[6] mentre durante la trasmissione canadese su YTV ne ha attirati 3,32.
Il film è stato accolto in modo contrastante dalla critica. Verne Gay di Newsday l'ha definito «affascinante» anche se «le smagliature e la ciccia sono così evidenti che vorresti offrire al film una cintura».[7]