Casa Trinxet

Casa Trinxet
Localizzazione
StatoSpagna (bandiera) Spagna
LocalitàBarcellona
IndirizzoCòrsega, 268
Coordinate41°23′39″N 2°09′24″E
Informazioni generali
Condizionidemolito
Costruzione1902-1904
Demolizione1968
Stilemodernismo catalano
Realizzazione
ArchitettoJosep Puig i Cadafalch
CommittenteAvelino Trinxet Casas

Casa Trinxet era un edificio progettato dall'architetto modernista catalano Josep Puig i Cadafalch costruito durante gli anni 1902-1904.

La casa si trovava all'incrocio tra Carrer de Balmes e Carrer del Consell de Cent, nel quartiere Eixample di Barcellona, ed era considerata "uno dei gioielli del Modernismo di Barcellona"[1] e uno degli edifici dell'Illa de la Discordia ("isolato della discordia") così chiamato perché vi sorgevano gli edifici realizzati dai più importanti architetti dell'epoca come Lluís Domènech i Montaner, Puig i Cadafalch e Antoni Gaudí.

L'edificio è stato commissionato da Avelino Trinxet Casas, zio di Joaquín Mir Trinxet, che apparteneva ad un'importante famiglia industriale tessile di Barcellona.

Dipinti di Mir Trinxet

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Joaquin Mir Trinxet ha iniziato i suoi lavori nella casa nel 1903[2] contribuendo con diversi affreschi, dopo il suo viaggio a Maiorca con Santiago Rusiñol e prima del suo trasferimento a Reus.

Casa Trinxet si trovava non distante da Casa Serra, progettata anch'essa da Josep Puig i Cadafalch, e al tempo erano due dei migliori esempi di case urbane unifamiliari a Barcellona.

Nonostante i tentativi di artisti e intellettuali di salvarla per convertirla in un museo del modernismo catalano, l'edificio venne demolito nel 1968.[3][4]

  1. ^ (EN) In Search of a European Style (PDF), su artnouveau.eu.
  2. ^ (ES) Joan Sureda, Torres García, Ediciones Akal, 27 ottobre 1998, ISBN 9788446008149.
  3. ^ (EN) Manuel Vázquez Montalbán, Barcelonas, Verso, 1º gennaio 1992, ISBN 9780860913535.
  4. ^ (EN) The Cerdà Plan and the Porcioles Era: a Marriage of Convenience?, su Barcelona Metropolis, 6 ottobre 2010. URL consultato il 4 dicembre 2022 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2010).

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