Celio Aruleno Sabino

Celio Aruleno Sabino (in latino Caelius Arulenus Sabinus; fl. I secolo) è stato un giurista romano, membro della scuola dei Sabiniani.

Uomo di nobile stirpe, fu console nel 69 d.C. Allievo del più celebre Masurio Sabino e di Gaio Cassio Longino, divenne il principale rappresentante della scuola dei Sabiniani, che da Masurio prendeva il nome, dopo che Longino fu deportato nel 65 d.C.

I suoi testi non furono inclusi nel Digesto, ma all'interno dell'opera giustinianea è sovente menzionato un suo commento all'editto degli edili curuli[1].

  • Otto Lenel, Palingenesia iuris civilis, Lipsia 1889, I, col. 79 segg.;
  • Paul Krüger, Geschichte der Quellen und Litteratur des römischen Rechts, 2ª ed., Monaco 1912, p. 266;
  • Pietro De Francisci, Storia del diritto romano, I, i, Roma 1929, p. 354.

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN29920425 · CERL cnp00283721 · LCCN (ENnr95037302 · GND (DE102383529