Centrale nucleare di Marcoule | |
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Informazioni generali | |
Stato | ![]() |
Località | Chusclan e Codolet |
Coordinate | 44°08′36″N 4°42′34″E |
Situazione | chiusa |
Proprietario | CEA e EDF (G-2 e G-3) |
Gestore | COMPAGNIE GENERALE DES MATIERES NUCLEAIRES (G-2 e G-3) |
Anno di costruzione | 1955 – 1956 Unità 1 1955 – 1958 Unità 2 1956 – 1959 Unità 3 |
Inizio produzione commerciale | 1956 – 1968 Unità 1 1959 – 1980 Unità 2 1960 – 1984 Unità 3 |
Chiusura | 1968 Unità 1 1980 Unità 2 1984 Unità 3 |
Reattori | |
Fornitore | Cogema |
Tipo | CGR |
Modello | UNGG |
Spenti | 3 (79[1] MW) |
Produzione elettrica | |
Nel 1984 | 88 GWh |
Totale | 11,35 TWh |
Ulteriori dettagli | |
Costruttore | CEA |
Mappa di localizzazione | |
Dati aggiornati al 20 marzo 2010 | |
La centrale nucleare di Marcoule, situata presso i comuni di Chusclan e Codolet, nella Linguadoca-Rossiglione, è stata la prima centrale nucleare francese. La centrale possedeva 3 reattori nucleari refrigerati a gas (GCR) alimentati ad uranio naturale e moderati a grafite (UNGG) – una versione francese del Magnox inglese – da 566 MWt totali. Il reattore G-1 – da soli 46 MWt – costruito dal 1955 al 1956 non fu utilizzato per la produzione commerciale di elettricità[2], mentre i reattori G-2 e G-3 – da 260 MWt ciascuno – furono impiegati per produrre energia elettrica. Il reattore G-1 è stato quasi completamente smantellato, mentre per gli altri due le attività di smantellamento sono in corso.
La centrale fa parte del più ampio sito nucleare di Marcoule, un importante e grande sito industriale nucleare gestito dal Commissariat à l'énergie atomique et aux énergies alternatives e da altri, tra cui Orano (ex Areva). A Marcoule furono costruiti i due reattori nucleari a uso militare (Celestin) e l'impianto di riprocessamento del combustibile nucleare irraggiato (UP1) finalizzati alle ricerche per la costruzione della bomba atomica francese. Sempre a Marcoule il CEA ha messo anche a punto la filiera dei reattori a grafite-gas con cui iniziò lo sfruttamento civile dell'energia nucleare in Francia. Infine vi si trova il Phénix, prototipo di reattore nucleare autofertilizzante della potenza elettrica di 250 MW.