Charles Howard Hodges (Londra, 1764 – Amsterdam, 24 luglio 1837) è stato un pittore e incisore inglese.
Il percorso di studi e di formazione artistica di Hodges culminò con la frequentazione della scuola e della bottega di John Raphael Smith.[1]
Dopo essere entrato nella Royal Academy Schools, all'età di ventiquattro anni si trasferì nei Paesi Bassi, prima a L'Aia e poi ad Amsterdam,[2] dove divenne membro della Felix Meritis society.[3]
I critici d'arte lo ritengono uno dei più importanti e creativi incisori del suo Paese, distintosi per la caratterizzazione del suo stile, aderente alla cosiddetta tecnica di incisione maniera nera (mezzatinta).[1]
Oltre a realizzare incisioni di pregevole qualità ispirate da artisti quali Rembrandt, Reynolds, Van Dyck,[4] e prodotte con la tecnica a mezzatinta imparata dal maestro Smith, Hodges si dimostrò anche un valente ritrattista nella tecnica pastello e nella pittura a olio, come attestano le settecento opere di personalità significative a lui contemporanee,[1][2][5] da Napoleone Bonaparte a Guglielmo V.
Il suo stile fu influenzato dal pittore tedesco Tischbein, oltreché dal gusto drammatico e sentimentale del pittore inglese William Hamilton.[3]
Collaborò anche con le autorità olandesi per il recupero delle opere d'arte sequestrate dall'esercito francese nel 1795.
Hodges trasmise i segreti della sua arte ai suoi figli, tra i quali si può menzionare James, che si mise in evidenza continuando la carriera del padre.
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