Chiesa cattolica in Etiopia

Chiesa cattolica in Etiopia
Anno2005
Cattolici600.000
Popolazione60 milioni
Presidente della
Conferenza episcopale
Berhaneyesus Demerew Souraphiel
Nunzio apostolicovacante
CodiceET

La Chiesa cattolica in Etiopia è parte della Chiesa cattolica universale, in comunione con il vescovo di Roma, il papa.

Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa cattolica etiope.
San Frumenzio fondatore del cristianesimo in Etiopia

Il cristianesimo in Etiopia ha origini antichissime. Già nella Bibbia, nel libro degli Atti degli Apostoli, si narra come uno dei primi convertiti al cristianesimo è stato un etiope, battezzato dall'apostolo Filippo (Atti 8,26-40[1]). La prima evangelizzazione del territorio inizia con il santo patrono etiope, san Frumenzio, ordinato vescovo d'Etiopia da sant'Atanasio di Alessandria. Verso la fine del V secolo il monofisismo fece breccia nel cristianesimo etiope, portandolo di conseguenza fuori dalla comunione con la Santa Sede.

I primi tentativi di riavvicinare la Chiesa ortodossa etiopica al cattolicesimo romano avvengono nel 1555 con i gesuiti. La loro missione ottiene un iniziale successo: nel 1555 viene eretto un patriarcato di Etiopia e nel 1626 il cattolicesimo diventa religione di Stato. Però già nel 1632 iniziano le persecuzioni contro i cattolici.

Nel 1839, dopo quasi due secoli dai primi tentativi, padre Giustino de Jacobis entra segretamente in Etiopia e pone le basi per una ripresa della Chiesa cattolica. Nel 1846 è creato il vicariato apostolico di Abissinia e dei Galla, affidato al futuro cardinale, Guglielmo Massaia.

Mentre nel centro-nord del Paese nasceranno diocesi di rito etiope, nel centro-sud, soprattutto dopo la seconda guerra mondiale, verranno istituiti vicariati apostolici di rito latino, grazie all'opera di evangelizzazione dei cappuccini.

Organizzazione ecclesiastica

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La Chiesa cattolica è presente sul territorio con 13 circoscrizioni ecclesiastiche, 4 di rito etiope e 9 di rito latino:

Nunziatura apostolica

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Con la colonizzazione italiana dell'Etiopia, il 25 marzo 1937, in forza del breve Spectat ad Romanum Pontificem di papa Pio XI, fu eretta la delegazione apostolica dell'Africa Orientale Italiana distaccandola dalla delegazione apostolica di Egitto, Arabia, Eritrea ed Etiopia; essa aveva giurisdizione sull'Etiopia, l'Eritrea e la Somalia italiana e la sua sede era la città di Addis Abeba. Nel 1946, terminata la presenza italiana sul territorio, la delegazione assunse il nome di delegazione apostolica d'Etiopia. Il 20 marzo 1957 Santa Sede e governo etiope stabilirono relazioni diplomatiche e cinque giorni dopo fu eretta l'internunziatura apostolica di Etiopia. L'8 marzo 1969, in forza del breve Ex quo tempore di papa Paolo VI, l'Internunziatura fu promossa a Nunziatura apostolica con competenze su Etiopia ed Eritrea, cui si aggiunse nel 2000 Gibuti. Nel 1995 Santa Sede ed Eritrea stabilirono normali relazioni diplomatiche e i nunzi di Etiopia servirono quel Paese fino all'agosto 2003, quando fu nominato un nunzio apostolico distinto da quello di Addis Abeba. Infine dal gennaio del 2004 il nunzio d'Etiopia assume anche la carica di delegato apostolico della Somalia e di rappresentante speciale della Santa Sede presso l'Unione Africana.

Delegati apostolici

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Internunzi apostolici

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Nunzi apostolici

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Conferenza episcopale

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In Etiopia esiste una conferenza episcopale che riunisce i vescovi cattolici sia latini che orientali. Dopo l'indipendenza dell'Eritrea e fino alla creazione della distinta Chiesa cattolica eritrea essa era chiamata l'Assemblea dei Gerarchi Cattolici d'Etiopia ed Eritrea, perché ci partecipavano anche gli eparchi eritrei, membri fino al gennaio 2015 della Chiesa cattolica orientale etiope.[2][3]

Elenco dei Presidenti della Conferenza episcopale:

L'orientale Chiesa cattolica etiope, essendo una Chiesa metropolitana sui iuris, è retta dal suo Arcieparca metropolitano (di Addis Abeba) e dal Consiglio dei Gerarchi, che deve riunirsi almeno una volta ogni anno.[4]

  1. ^ Atti 8,26-40, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  2. ^ Annuario Pontificio 2013, p. 1080
  3. ^ CNEWA, The Ethiopia Catholic Church
  4. ^ Codice dei canoni delle Chiese orientali, canoni 155–173

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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