Chromophobia | |
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Ralph Fiennes e Kristin Scott Thomas in una scena del film | |
Titolo originale | Chromophobia |
Lingua originale | inglese |
Paese di produzione | Regno Unito, Francia, Stati Uniti d'America |
Anno | 2005 |
Durata | 136 min |
Genere | drammatico |
Regia | Martha Fiennes |
Sceneggiatura | Martha Fiennes |
Produttore | Tarak Ben Ammar e Ron Rotholz |
Casa di produzione | Quinta Communications |
Fotografia | George Tiffin |
Montaggio | Tracy Granger |
Effetti speciali | Chris Watson |
Musiche | Magnus Fiennes |
Scenografia | John Hill |
Costumi | Michele Clapton |
Trucco | Darren Evans |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Chromophobia è un film del 2005 diretto da Martha Fiennes.
Fu presentato fuori concorso al 58º Festival di Cannes.[1] Ben tre fratelli Fiennes lavorano a questo film (regista, attore e musicista) oltre a Maya Fiennes (tema musicale al pianoforte), proseguendo una tradizione artistica familiare di primo livello. L'atmosfera aristocratica in cui sono cresciuti si riflette elegantemente nella colonna sonora, nella scenografia e nella pregevole fotografia, il cui direttore è ringraziato nei credits per il costante supporto al progetto (come i nipoti Fiennes).
La parola Chromophobia deriva dal greco "chroma", che significa "colore", e "phobos", che significa "paura". Insieme significano "paura del colore". Chromophobia affronta il tema delle relazioni fra diverse persone. Alcune di queste persone sono molto ricche e sono diventate così ossessionate dalla loro ricchezza e dagli oggetti materiali da essere distaccate dall'amicizia, i figli, l'amore e l'integrità. Ma anche gli emarginati hanno ferite profonde ed hanno lasciato indietro qualcosa di importante nella loro vita. Ad un certo punto nel film ogni personaggio comincia a rendersi conto e poi ad affrontare i suoi problemi e vede la propria vita crollare. I personaggi poi iniziano a chiedersi se possono avere la loro esistenza indietro e proseguire con un nuovo stile di vita e quasi tutti ci riusciranno. La trama contempla prima sommessamente poi in primo piano uno scandalo politico-finanziario di alto livello che però rimane funzionale alle vicende emotive dei protagonisti.