In energetica il cilindro parabolico è una tecnologia che utilizza l'energia solare incidente ed una tecnica di concentrazione solare per ottenere temperature di 200-300 °C. Con dette temperature, si può produrre acqua calda per uso domestico e per integrazione al riscaldamento. È pure possibile fare funzionare un motore Stirling per la produzione di energia: il calore infatti fa espandere un gas che spinge un pistone, che a sua volta aziona il compressore.
Per ottenere le cosiddette medie temperature (100-300 °C), bisogna concentrare i raggi su una caldaia tubolare, per mezzo di specchi curvi o strisce di specchi. La caldaia tubolare, è preferibile costruirla sottovuoto e proteggerla col vetro piran. Per contenere l'energia di funzionamento, è necessario inoltre far coincidere il fuoco della parabola con il baricentro della struttura, onde ridurre al massimo la forza necessaria per la rotazione.
Il cilindro parabolico è costituito da:
Col cilindro parabolico, rispetto ai pannelli piani, si hanno alcuni vantaggi:
Questo cilindro parabolico che si vede in foto, ha una superficie apparente di 20 m2, (vera di 27 m2). Esso è in funzione dagli anni 70.
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