Coglio frazione | |
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Localizzazione | |
Stato | Svizzera |
Cantone | Ticino |
Distretto | Vallemaggia |
Comune | Maggia |
Territorio | |
Coordinate | 46°16′08″N 8°41′02″E |
Altitudine | 352 m s.l.m. |
Abitanti | 99 (2003) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 6678 |
Prefisso | 091 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice OFS | 5311 |
Targa | TI |
Nome abitanti | cogliesi |
Patrono | Madonna del Carmelo |
Giorno festivo | 16 luglio |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Coglio (in dialetto ticinese Coi[senza fonte]) è una frazione di 99 abitanti del comune svizzero di Maggia, nel Canton Ticino (distretto di Vallemaggia).
Il villaggio di Coglio è delimitato da elementi naturali: a nord principalmente la cresta della montagna[quale?] segna il confine con Giumaglio, a ovest il fiume Maggia lo separa da Lodano, a sud da Maggia e a est verso Brione Verzasca è delimitato dalla cresta della montagna[quale?][senza fonte].
Coglio è una parola longobarda che significa "porzione di terreno"[senza fonte].
Il paese è attestato in un documento del 1182 come una vicinia[senza fonte]; nel 1237 fu indicato in un documento come Coni[1] (da questa parola potrebbe derivare il nome in dialetto Coi), nel 1281 Convio, nel 1591 Coio e nella prima metà del XIX secolo Colio. Nel 1517 fra Coglio e Giumaglio vi fu una vertenza territoriale e si decise quindi di fissare i confini[senza fonte]. Nel XVI secolo (1528, 1580[senza fonte]) la comunità di Coglio tentò di staccarsi dalla parrocchia di Maggia, ma ci riuscì solo nel 1698[1].
L'agricoltura costituì per secoli la principale risorsa per il paese (viticoltura)[1]; ora l'attività è abbandonata salvo alcune eccezioni. Coglio fu uno dei più poveri paesi della Vallemaggia[senza fonte] e nel XX secolo si registrò una forte emigrazione verso la California[1].
Già comune autonomo che si estendeva per 9,55 km²[2], il 4 aprile 2004[3] è stato accorpato al comune di Maggia assieme agli altri comuni soppressi di Aurigeno, Giumaglio, Lodano, Moghegno e Someo. La fusione è stata approvata da una votazione popolare il 22 settembre 2002 (40 favorevoli, 14 contrari)[2] e ratificata dal Gran Consiglio l'8 ottobre 2003[4].
Lo stemma dell'ex comune di Coglio, in uso fino al 2004, è blasonato come segue: d'azzurro, alla colomba sorante d'argento, a tre foglie di verde moventi dalla punta. Sullo stemma vi sono due elementi naturalistici: le tre foglie, riprese da un vecchio sigillo comunale della prima metà del XIX secolo, e la colomba, ripresa da un'acquasantiera dell'ossario, rievocando la storia amministrativa e politica-religiosa del paese.
L'evoluzione demografica è riportata nella seguente tabella[1]:
Abitanti censiti[5]
Dal 1907 al 1965 comune è stato servito dalla stazione di Coglio-Giumaglio della ferrovia Locarno-Ponte Brolla-Bignasco.
Ogni famiglia originaria del luogo fa parte del cosiddetto comune patriziale e ha la responsabilità della manutenzione di ogni bene ricadente all'interno dei confini della frazione.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 3696152932547809830005 |
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