Commissario federale per gli archivi della Stasi | |
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Stato | Germania |
Tipo | Ex archivio della polizia segreta |
Istituito | 3 ottobre 1990 |
Predecessore | Ministero per la sicurezza dello Stato (Stasi) |
Soppresso | 17 giugno 2021 |
Successore | Archivio federale |
Commissario | Roland Jahn |
Impiegati | 1 687 |
Sede | Berlino-Lichtenberg |
Indirizzo | Karl-Liebknecht-Straße 31/33 |
Sito web | www.bstu.de/ |
Il Commissario federale per gli archivi del servizio di sicurezza statale dell'ex Repubblica Democratica Tedesca (in tedesco: Der Bundesbeauftragte für die Unterlagen des Staatssicherheitsdienstes der ehemaligen Deutschen Demokratischen Republik, BStU[1] ), noto anche come autorità Gauck, Birthler o Jahn o abbreviato in Commissario federale per gli archivi della Stasi (in tedesco: Der Bundesbeauftragte für die Stasi-Unterlagen), è un'autorità federale superiore tedesca che preserva e protegge gli archivi e investiga sulle azioni pregresse dell'ex Stasi, la polizia segreta e organizzazione di intelligence dell'ex Germania Est.
L'autorità è sotto il controllo del sottosegretario federale alla cultura. Al 2012 impiegava 1 708 dipendenti.[2]
L'autorità è membro fondatore dell'organizzazione della Piattaforma per la coscienza e memoria europea.[3]
L'autorità è diretta da un commissario federale, eletto dal Bundestag. A partire dal 1990, le seguenti persone sono state nominate commissari federali:
Controllo di autorità | VIAF (EN) 128125945 · ISNI (EN) 0000 0001 2155 1854 · GND (DE) 5078273-3 |
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