Le concezioniste francescane (in latino Ordo Immaculatae Conceptionis; sigla O.I.C.) sono religiose di voti solenni e dedite alla vita contemplativa appartenenti all'ordine fondato a Toledo da Beatrice de Silva.
L'ordine venne fondata da Beatrice de Silva (1426-1492): dama di compagnia di Isabella, nipote del re Giovanni I d'Aviz, nel 1447 (dopo il matrimonio della principessa con il re Giovanni II) la seguì alla corte di Castiglia.[1]
Verso il 1454 Beatrice lasciò la vita mondana e si ritirò, senza prendere i voti, nel monastero delle domenicane di Toledo. Isabella di Castiglia le concesse un altro edificio perché vi edificasse un nuovo monastero, dedicato all'Immacolata Concezione, e con la bolla Inter universa del 30 aprile 1489, papa Innocenzo VIII ne concesse l'erezione: Beatrice morì poco prima della cerimonia di vestizione.[1]
Nel 1489 la Santa Sede approvò la foggia dell'abito delle monache (tonaca e scapolare bianchi, mantello celeste, cingolo di canapa come quello dei frati minori, immagine dell'Immacolata ricamata su scapolare e mantello); con la bolla Ex supernae providentiae del 19 agosto 1494, papa Alessandro VI sottopose le monache del monastero della Concezione di Toledo alla regola di santa Chiara.[2]
Papa Giulio II, il 17 settembre 1511 (decreto Ad statum prosperum), approvò una nuova regola che sostituì quella di santa Chiara e stabilì che i monasteri fondati da quel momento in avanti secondo il modello di quello di Toledo non sarebbero più appartenuti all'ordine delle clarisse ma a quello nuovo delle concezioniste francescane.[2]
Le concezioniste francescane sono monache di stretta clausura dedite alla preghiera contemplativa.
Sono organizzate in case autonome rette da una badessa e sono presenti in Argentina, Belgio, Bolivia, Brasile, Colombia, Ecuador, Guinea Equatoriale, Messico, Perù, Portogallo e Spagna.[3]
Al 31 dicembre 2008 all'ordine appartenevano 146 monasteri e 1.800 tra monache e novizie.[4]
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