La corsa agli armamenti nucleari è stata una competizione per la supremazia nella guerra nucleare tra gli USA, l'URSS e i loro rispettivi alleati durante la guerra fredda. In questo periodo, oltre agli armamenti nucleari statunitensi e sovietici, altri Paesi svilupparono armi nucleari senza però mai raggiungere una produzione di testate nucleari paragonabile a quella delle due superpotenze.
La prima arma nucleare venne creata dalle forze statunitensi durante la seconda guerra mondiale per essere usata contro le potenze dell'Asse.[1] Gli scienziati sovietici erano a conoscenza del potenziale offerto dalle armi nucleari e anche essi condussero ricerche analoghe sul campo.[2]
Ufficialmente l'URSS non sapeva del Progetto Manhattan, finché Stalin non ne fu messo a parte alla Conferenza di Potsdam il 24 luglio 1945 dal presidente degli Stati Uniti Harry S. Truman,[3][4] otto giorni prima del primo test della bomba atomica. Quando Truman informò Stalin della bomba, il presidente fu sorpreso di come il dittatore rimase calmo alla notizia e pensò che Stalin non avesse capito quel che gli aveva detto; anche altri membri delle delegazioni statunitensi e britanniche che osservarono da vicino lo scambio di battute tra i due ebbero la stessa impressione.[4]