Corte costituzionale Anayasa Mahkemesi | |
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Sede della Corte costituzionale, ad Ankara | |
Stato | Turchia |
Tipo | Organo di garanzia costituzionale |
Istituito | 1961 |
Sede | Ahlatlıbel, Çankaya, Ankara |
Sito web | www.anayasa.gov.tr/ |
La Corte costituzionale della Turchia (in turco Anayasa Mahkemesi, talvolta abbreviato in AYM) è il più alto organo giuridico per la garanzia costituzionale in Turchia. Essa esamina la costituzionalità, sia nella forma che nella sostanza, delle leggi, dei decreti aventi forza di legge e del regolamento interno della Grande Assemblea Nazionale turca" (articolo 148/1 della Costituzione turca). Se necessario, funziona anche come Corte Penale Suprema (in turco Yüce Divan) per ascoltare eventuali casi sollevati in merito al presidente, al vicepresidente, ai membri del gabinetto o ai giudici delle alte corti. Oltre a tali funzioni, esamina i ricorsi individuali per la violazione da parte delle autorità pubbliche di uno dei diritti e delle libertà fondamentali nell'ambito della Convenzione europea dei diritti dell'uomo garantiti dalla Costituzione (art. 148/3 della Costituzione turca).
La parte quarta, sezione due, della Costituzione istituisce la Corte costituzionale che si pronuncia sulla costituzionalità degli statuti e degli ordini esecutivi presidenziali. La Corte si pronuncia sulle questioni ad essa sottoposte dal Presidente, dai membri del Parlamento o da qualsiasi giudice davanti al quale sia stata sollevata un'eccezione di incostituzionalità da un imputato o da un attore. La Corte costituzionale ha il diritto di riesame sia a priori che a posteriori (rispettivamente prima e dopo l'emanazione), e può invalidare intere leggi o decreti governativi e impedirne l'applicazione in casi futuri. Le impugnazioni a una legge devono essere presentate entro i primi due mesi dalla sua promulgazione.
Secondo l'articolo 146 della Costituzione, la Corte Costituzionale è composta da quindici membri.
Il Presidente nomina:
Il Parlamento nomina a scrutinio segreto e con maggioranza di due terzi:
Per essere ammessi alla carica di membro della Corte, i professori, gli alti funzionari amministrativi e gli avvocati devono avere più di 40 anni e aver completato gli studi superiori o aver prestato servizio per almeno 15 anni come personale docente di istituti di istruzione superiore o di aver effettivamente prestato almeno 21 anni in servizio pubblico o di aver esercitato la professione di avvocato per almeno 21 anni.
La Corte costituzionale elegge un presidente e i vicepresidenti tra i suoi membri effettivi per un mandato rinnovabile di quattro anni a scrutinio segreto e a maggioranza assoluta dei loro membri. I membri della Corte Costituzionale non possono assumere altre funzioni ufficiali e private, oltre a quelle principali.
La Corte Costituzionale è composta da 15 membri.
La Corte Costituzionale della Turchia fu istituita il 25 aprile 1962, secondo le disposizioni della costituzione del 1961. Prima di tale data, la superiorità assoluta del parlamento era adottata come principio costituzionale, senza controllo giurisdizionale. Non esisteva un'istituzione giuridica di revisione della costituzionalità delle leggi approvate dal parlamento e degli atti e delle azioni dei governi. L'opposizione socialdemocratica, gli intellettuali e la giunta militare che salì al potere con un colpo di stato militare il 27 maggio 1960 sostenevano la limitazione e il controllo del potere parlamentare di fronte agli abusi della maggioranza parlamentare da parte dei governi del Partito Democratico (1950-1960) sotto il premierato di Adnan Menderes. Il Partito della Giustizia, discendente del Partito Democratico, così come del Partito Giustizia e Sviluppo respingeva l'idea del riesame giudiziario, spingendo per la superiorità parlamentare.
La prima decisione del tribunale è datata 5 settembre 1962, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 3 ottobre 1962. Si trattava di un'istanza diretta di un certo İnaç Tureren per l'annullamento di un articolo della legge di procedura penale (Ceza Muhakemeleri Usûlü Kanunu - CMUK ), che avrebbe violato le disposizioni dell'articolo 30 della costituzione. La corte respinse il caso, affermando che l'applicazione individuale alla corte era costituzionalmente impossibile.[1]
Il primo presidente della corte fu Sünuhi Arsan, che prestò servizio per due anni (1962-1964). Dopo il secondo presidente (Ömer Lütfi Akadlı - 1964-1966) e il terzo (İbrahim Senil - 1966-1968), la corte non riuscì a eleggere un presidente per 29 mesi (fino al 1970), durante i quali fu presieduta da un presidente ad interim.
Gli articoli della costituzione che regolano la struttura del tribunale furono leggermente modificati nel 1971 e nel 1973.
Nonostante la costituzione del 1961 fosse stata annullata dal regime militare salito al potere con il colpo di stato militare del 12 settembre 1980, il tribunale continuò ad operare. Attualmente opera secondo la costituzione del 1982.
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