Costituzione della Colombia | |
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Simbolo dello scudo della Colombia nella Costituzione politica del 1991 | |
Titolo esteso | Costituzione Politica della Colombia del 1991 |
Stato | Colombia |
Tipo legge | Legge fondamentale dello Stato |
Proponente | Assemblea Nazionale Costituente |
Promulgazione | 4 luglio 1991 |
A firma di | 70 membri dell'Assemblea Nazionale Costituente |
Testo | |
presidencia de la Repùblica.co |
La Costituzione della Colombia del 1991 è la legge fondamentale della Repubblica di Colombia. È stata promulgata il 4 luglio 1991 ed è anche conosciuta come la Costituzione dei Diritti Umani. Ha sostituito la Costituzione del 1886 ed è stata promulgata durante la presidenza del liberale César Gaviria.[1]
Dopo una turbolenta storia costituzionale durante il secolo XX, la Colombia ha subito varie riforme adattandosi ai tempi e alle circostanze del Paese.
Nel 1988, una fallita riforma politica che voleva estendere la partecipazione cittadina e ostacolare la corruzione ha dato luogo a un movimento studentesco e politico che ha proposto la convocazione di un'Assemblea Nazionale Costituente per le elezioni del 1990, movimento che è sorto nel solco delle violenze che hanno agitato la Colombia durante quel decennio e associava ai problemi del Paese la mancanza di partecipazione e inclusione politica. Le smobilitazioni dei gruppi guerriglieri M-19 (1990), EPL e Quintín Lame (1991), hanno contribuito a creare un ambiente sociale in cui la trasformazione del Paese attraverso mezzi politici e legali era visto come il cammino più promettente.[2]
Il movimento promosse un settimo scrutino nelle elezioni legislative del 1991, che consisteva nell'introdurre un ulteriore scrutinio elettorale durante le elezioni in modo che i colombiani potessero votare per la convocazione di un'Assemblea Costituente per emanare una nuova Costituzione. Per questo il movimento è comunemente noto come "La Séptima Papeleta" ("Il Settimo Scrutinio").
Il Consiglio elettorale non accettò l'inclusione ufficiale del voto aggiuntivo durante l'elezione del Senato, della Camera dei Rappresentanti, delle Assemblee Dipartimentali, del Consiglio municipale e dei Sindaci (i Governatori non erano eletti dal voto popolare fino alla Costituzione del 1991); ma la Corte Suprema di Giustizia riconobbe la volontà popolare della maggioranza convalidando il voto. Nel dicembre del 1990 si tennero le elezioni per eleggere i rappresentanti all'Assemblea Costituente, la quale promulgò la nuova Costituzione il 4 luglio 1991.
I presidenti della costituente furono Álvaro Gómez Hurtado per il Movimento di Salvezza Nazionale, Horacio Serpa per il Partito Liberale e Antonio Navarro Wolff per l'Alleanza Democratica M-19 (movimento politico che nacque a partire dalla smobilitazione dell' M-19). In questo modo, la storia della Colombia ha avuto una svolta senza precedenti, poiché non solo è stato raggiunto un cambiamento costituzionale, ma anche la consegna delle armi da parte del gruppo di guerriglieri M-19, che si è integrato nella vita politica nazionale, e la garanzia rappresentativa nel Congresso della Repubblica delle comunità indigene.
Il processo costituzionale che portò la Colombia a promulgare una nuova Costituzione può essere inserito nel solco nel cosiddetto "neocostituzionalismo" latinoamericano. In particolare i tratti fondamentali sono: la collaborazione con le forze dell'opposizione e il gruppo di guerriglia dell'M-19; l'idea di una giustizia costituzionale, ovvero la Costituzione non è solamente un documento politico-programmatico, ma un insieme di norme immediatamente e direttamente applicabili a tutti i pubblici poteri; la consapevolezza dello stretto legame tra democrazia e diritti, come ad esempio sottolineato dall'articolo 1, e una codificazione molto dettagliata delle situazioni giuridiche soggettive, così come delle personalità giuridiche tutelate, nonché della prospettiva di una vasta gamma di strumenti di giustizia costituzionali atti a proteggere tali diritti[3].
La Costituzione colombiana è composta da 380 articoli e relativi commi divisi in 13 titoli, più 61 articoli transitori suddivisi a loro volta in 7 capitoli
Il testo completo si apre con un brevissimo preambolo:
«El pueblo de Colombia, en ejercicio de su poder soberano, representado por sus delegatarios a la Asamblea Nacional Constituyente, invocando la protección de Dios, y con el fin de fortalecer la unidad de la Nación y asegurar a sus integrantes la vida, la convivencia, el trabajo, la justicia, la igualdad, el conocimiento, la libertad y la paz, dentro de un marco jurídico, democrático y participativo que garantice un orden político, económico y social justo, y comprometido a impulsar la integración de la comunidad latinoamericana, decreta, sanciona y promulga la siguiente: CONSTITUCION POLITICA DE COLOMBIA»
«Il popolo della Colombia, nell'esercizio del suo potere sovrano, rappresentato dai suoi delegati all'Assemblea Nazionale Costituente, invocando la protezione di Dio, e al fine di rafforzare l'unità della Nazione e assicurare ai suoi membri la vita, la convivenza, il lavoro, la giustizia, l'uguaglianza, la conoscenza, la libertà e la pace, all'interno di un quadro legale, democratico e partecipativo che garantisca un ordine politico, economico e sociale equo e impegnato a promuovere l'integrazione della comunità latinoamericana, decreta, sancisce e promulga la seguente: COSTITUZIONE DELLA COLOMBIA»
Il preambolo funge da testo introduttivo che cita gli obiettivi, i valori e i principi dello Stato colombiano; allo stesso modo, stabilisce lo stato di diritto e ne indica gli obiettivi fondamentali.
I primi dieci articoli descrivono i principi fondamentali della Costituzione.
L'articolo 1 afferma la natura repubblicana e democratica della Colombia, basata sullo Stato di diritto e il pluralismo, nonché sul rispetto della dignità umana, del lavoro e della solidiarietà:
«Colombia es un Estado social de derecho, organizado en forma de República unitaria, descentralizada, con autonomía de sus entidades territoriales, democrática, participativa y pluralista, fundada en el respeto de la dignidad humana, en el trabajo y la solidaridad de las personas que la integran y en la prevalencia del interés general.»
«La Colombia è uno Stato sociale di diritto, organizzato nella forma di Repubblica unitaria, decentralizzata, con entità territoriali autonome, democratica, partecipativa e pluralista, fondata sul rispetto della dignità umana, sul lavoro e la solidarietà delle persone che la compongono e sulla supremazia dell'interesse pubblico.»
L'articolo 6 esplica il concetto di giustizia costituzionale che sta alla base della Costituzione, quando afferma che:
«Los particulares sólo son responsables ante las autoridades por infringir la Constitución y las leyes. Los servidores públicos lo son por la misma causa y por omisión o extralimitación en el ejercicio de sus funciones.»
«Le persone sono responsabili solo di fronte alle pubbliche autorità per la violazione della Costituzione e delle leggi. I dipendenti pubblici lo sono per lo stesso motivo e per omissione o abuso di potere nell'esercizio delle loro funzioni.»
Gli articoli 7, 8 e 10, invece, riconoscono la ricchezza culturale e la diversità etnica e linguistica del Paese, il quale, come la maggior parte degli Stati dell'America Latina, è formato da un crogiolo di differenti popoli[4].
L'articolo 9 risulta importante per la condotta della politica estera, che nel comma 2 recita:
«De igual manera, la política exterior de Colombia se orientará hacia la integración latinoamericana y del Caribe.»
«Alla stessa maniera, la politica estera della Colombia si orienterà all'integrazione in America Latina e nei Caraibi.»
Il Titolo II descrive i diritti, le garanzie e i doveri. Il Capitolo 1 parla dei diritti fondamentali. Il Capitolo 2 descrive i diritti sociali, economici e culturali. Il Capitolo 3 descrive i diritti collettivi. Il Capitolo 4 parla di come proteggere e applicare i diritti dettati dalla Carta. Il Capitolo 5 dei doveri e degli obblighi del cittadino colombiano.
Il Titolo III descrive la condizione giuridica del cittadino e dello straniero, l'età in cui viene acquisita la cittadinanza, il territorio e i limiti della Repubblica.
Il Titolo IV descrive le forme di partecipazione democratica, i movimenti e i partiti politici e lo status dell'opposizione.
L'articolo 103 sancisce le forme di partecipazione democratica: "il voto, il plebiscito, il referendum, la consultazione popolare, il consiglio aperto, l'iniziativa legislativa e la revoca del mandato."
Il Titolo V descrive la struttura dello Stato e la Funzione Pubblica. Elenca i tre poteri dello Stato. Il Congresso rappresenta il potere legislativo del governo della Repubblica. L'articolo 114 prevede: "Spetta al Congresso della Repubblica riformare la Costituzione, fare le leggi ed esercitare il controllo politico sul governo e l'amministrazione. Il Congresso della Repubblica sarà composto dal Senato e dalla Camera dei Rappresentanti." Il Governo (Presidente della Repubblica, Vicepresidente, ministri del Governo e direttori dei dipartimenti amministrativi), i governatorati e i municipi, le sovrintendenze, le strutture pubbliche e le imprese industriali o commerciali di Stato esercitano il potere esecutivo. La Corte Costituzionale, la Corte Suprema di Giustizia, il Consiglio di Stato, il Consiglio Superiore della Magistratura — la Commissione Nazionale di Disciplina Giudiziaria e il Consiglio Nazionale di Governo Giudiziario —, la Procura Generale della Nazione, i Tribunali e i Giudici e la Giustizia Penale Militare "Tribunale di Garanzie Penali" amministrano il potere giudiziario.
Il Titolo VI descrive la composizione e le funzioni del Congresso, il potere legislativo del governo della Repubblica. Le leggi che emana questo organo, i suoi membri e le camere.
Il Titolo VII descrive il potere esecutivo.
Il Titolo VIII descrive il potere giudiziario.
Il Titolo IX descrive l'organizzazione elettorale e le elezioni.
Il Titolo X descrive gli organismi di controllo.
Il Titolo XI descrive l'organizzazione territoriale.
Il Titolo XII descrive il regime economico e le finanze pubbliche.
Il Titolo XIII descrive le procedure per riformare la Costituzione.
I Diritti Fondamentali in Colombia hanno la seguente classificazione:
Diritto alla vita, all'uguaglianza, al ricollocamento socioeconomico della personalità giuridica, alla privacy, all'oblio, al libero sviluppo della personalità, alla libertà personale in tutte le sue forme, alla libertà di opinione, di espressione, di informazione e di culto, all'onore e al buon nome, il diritto di petizione, la libertà di movimento, la libertà di scegliere la professione e il commercio, all'insegnamento, alla ricerca e alla cattedra, all'habeas corpus, a un giusto processo, a non essere soggetti a sanzioni di esilio, di reclusione perpetua o di confisca, all'asilo, nei termini previsti dalla legge, alle libertà di assemblea, di manifestazione e ai diritti politici.
I diritti dei bambini, che comprendono diritti di benefici come la salute.
Le disposizioni della Convenzione Americana sui diritti umani; le quattro Convenzioni di Ginevra del 12 agosto 1949; i protocolli aggiuntivi alle Convenzioni di Ginevra; la Convenzione sui divieti o restrizioni sull'uso di alcune armi convenzionali che possono essere considerate eccessivamente dannose o di effetti indiscriminati e dei suoi quattro protocolli; la Convenzione Interamericana per prevenire e punire la tortura; la Convenzione interamericana sulla sparizione forzata delle persone; Convenzione 98 dell'OIL (Organizzazione Internazionele del Lavoro) sul diritto di organizzazione e contrattazione collettiva; Convenzione 138 dell'OIL sull'età minima per l'ammissione al lavoro; Convenzione 182 dell'OIL sul divieto e l'azione immediata per l'eliminazione delle peggiori forme di lavoro minorile.
Dignità umana; il minimo vitale; sicurezza personale di fronte a rischi straordinari; rafforzamento della stabilità del lavoro dei soggetti di protezione speciale consolare (lavoratori con immunità sindacale), disabili, donne incinte e portatori di HIV - AIDS, ecc.
Un diritto è collegato con un altro, come, per esempio, nell'articolo 79, che recita: "Tutte le persone hanno il diritto di godere di un ambiente sano. La legge garantirà la partecipazione della comunità alle decisioni che potrebbero influire su di essa. È compito dello Stato proteggere la diversità e l'integrità dell'ambiente, conservare aree di particolare importanza ecologica e promuovere l'educazione per raggiungere questi obiettivi".
Questa norma costituzionale può essere interpretata in solidarietà con il principio fondamentale del diritto alla vita, poiché ciò potrebbe essere garantito solo in condizioni in cui la vita può essere goduta con qualità, quindi, il diritto alla sicurezza sociale nella salute e nella vita, il diritto alla sicurezza sociale nelle pensioni e al minimo vitale, il diritto al pagamento puntuale delle pensioni e al salario minimo, il diritto al congedo di maternità e al salario minimo. A questi diritti ovviamente si aggiungono il diritto all'istruzione e il diritto a un ambiente sano come direttamente espresso nell'articolo costituzionale.