Coverack

Coverack
villaggio
Porthkovrek
Coverack – Veduta
Coverack – Veduta
Localizzazione
StatoRegno Unito (bandiera) Regno Unito
   Inghilterra (bandiera) Inghilterra
RegioneSud Ovest
Contea Cornovaglia
DistrettoHelston
Parrocchia civileSt Keverne
Territorio
Coordinate50°01.22′N 5°05.47′W
Altitudine14,1 m s.l.m.
Abitanti
Altre informazioni
Cod. postaleTR12
Prefisso(+44) 01326
Fuso orarioUTC+0
Cartografia
Mappa di localizzazione: Regno Unito
Coverack
Coverack

Coverack (cornico: Porthkovrek[1], significato: baia della corrente) è un villaggio costiero e un porto di pesca in Cornovaglia, Inghilterra. Si trova sul versante orientale della Penisola di Lizard, circa 14 chilometri a sud di Falmouth.[2]

Geografia fisica

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Nei pressi del South West Coast Path si trova il Poldowrian Garden, che comprende un insediamento preistorico scoperto nel 1965, datato dagli archeologi al 5.500 a.C. È possibile ammirare i ritrovamenti provenienti dal sito.[3] Le strade dirette a Coverack attraversano Goonhilly Downs, località famosa per la sua stazione geospaziale.

Il Sito di Speciale Interesse Scientifico (SSSI) noto come Coverack Cove and Dolor Poin è uno dei più famosi siti geologici della Cornovaglia: vi si trova una sezione quasi continua attraverso uno strato della crosta terrestre.[4] Altri SSSI sono Coverack to Porthoustock e Kennack to Coverack.

Coverack rientra inoltre all'interno dell'"Area di Eccezionale Bellezza Naturale della Cornovaglia" (AONB), che comprende quasi un terzo dell'intera Cornovaglia: questa classificazione garantisce lo stesso status e il medesimo livello di protezione di un Parco Nazionale.

Barche in secca nel porto di Coverack

Coverack dispone di diversi alberghi e di un ostello della gioventù; quest'ultimo, situato a Parch Behan, School Hill, ospita una splendida scala recuperata dal naufragio della SS Mohegan.

La zona offre diverse possibilità per gli sport acquatici, in particolare il windsurf, la navigazione di diporto e le immersioni. Gli scogli denominati The Manacles, al largo della cittadina, sono stati lo scenario di diversi naufragi e, di conseguenza, costituiscono oggigiorno una meta privilegiata per le immersioni.

Battelli di soccorso di Coverack

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La Royal National Lifeboat Institution (RNLI) ha istituito un proprio battello di soccorso a Coverack nel 1901, a seguito del naufragio della SS Mohegan sugli scogli di The Manacles nel 1898, che costò la vita a oltre 100 persone. Nel porto venne realizzata una rimessa per barche con annesso scalo di alaggio. La stazione fu chiusa nell'ottobre del 1978 a seguito dell'assegnazione di un battello più veloce alla Stazione di Salvataggio di Falmouth.[5]

Si riporta l'elenco dei battelli di salvataggio in servizio a Coverack dal 1901 al 1978; 'ON' indica il numero sequenziale ufficiale assegnato dal RNLI; 'Op. No.' indica il numero operativo dipinto sullo scafo.

ON Op. No. Nome Costruito A Coverack Classe Commenti
458 Constance Melanie 1901–1934 Watson [5]
771 The Three Sisters 1934 1934–1954 Liverpool Rimessa in attività come battello da diporto a Rhyl nel 2007.[6]
907 William Taylor of Oldham 1954–1972 Watson Rimesso in attività come peschereccio con il nome di Gipsy Moth nell'isola di Petite Martinique.[7]
? ? 1972–1978 D Battello di salvataggio inshore.[5]

Nuotata di Natale

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Ogni anno a Natale, tutti gli abitanti del villaggio e molti villeggianti partecipano alla ricerca di volontari per una nuotata nelle acque del porto a fini di beneficenza. La tradizione prosegue da quasi 50 anni e ha fruttato migliaia di sterline per la ricerca sul cancro.

  1. ^ Place-names in the Standard Written Form (SWF) Archiviato il 15 maggio 2013 in Internet Archive. : List of place-names agreed by the MAGA Signage Panel Archiviato il 15 maggio 2013 in Internet Archive.. Cornish Language Partnership.
  2. ^ Ordnance Survey: Landranger map sheet 204 Truro & Falmouth ISBN 978-0-319-23149-4
  3. ^ Poldowrian Garden, su gardensofcornwall.com, Gardens of Cornwall. URL consultato il 21 aprile 2010.
  4. ^ Coverack Cove and Dolor Point (PDF), su sssi.naturalengland.org.uk, Natural England, 1992. URL consultato il 26 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 20 aprile 2013).
  5. ^ a b c Nicholas Leach, Cornwall's Lifeboat Heritage, Chacewater, Twelveheads Press, 2006 [2000], p. 38, ISBN 0-906294-43-6.
  6. ^ Tony Denton, Handbook 2009, Shrewsbury, Lifeboat Enthusiasts Society, 2009, pp. 16–17.
  7. ^ Tony Denton, 2009, pp. 22–23.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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