Radichiella dolce | |
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Crepis pulchra | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superasteridi |
(clade) | Asteridi |
(clade) | Euasteridi |
(clade) | Campanulidi |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Sottofamiglia | Cichorioideae |
Tribù | Cichorieae |
Sottotribù | Crepidinae |
Genere | Crepis |
Specie | C. pulchra |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Asteridae |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Sottofamiglia | Cichorioideae |
Tribù | Cichorieae |
Genere | Crepis |
Specie | C. pulchra |
Nomenclatura binomiale | |
Crepis pulchra L., 1753 | |
Nomi comuni | |
Radichiella |
La radichiella dolce (nome scientifico Crepis pulchra L., 1753) è una pianta angiosperma dicotiledone della famiglia delle Asteraceae.[1][2]
L'etimologia del nome generico (Crepis) non è molto chiara. In latino Crèpìs significa pantofola, sandalo e i frutti, di alcune specie di questo genere, sono strozzati nella parte mediana ricordando così (molto vagamente) questo tipo di calzare. Inoltre lo stesso vocabolo nell'antica Grecia indicava il legno di Sandalo.[3] L'epiteto specifico (pulchra ) significa "bella".[4]
Il nome scientifico della specie è stato definito per la prima volta dal botanico svedese Carl Linnaeus nella pubblicazione " Species Plantarum" ( Sp. Pl. 2: 806) del 1753.[5]
Habitus. La pianta di questa specie è una erbacea annuale. Le forma biologica è terofite scapose (T scap), ossia in generale sono piante erbacee che differiscono dalle altre forme biologiche poiché, essendo annuali, superano la stagione avversa sotto forma di seme e sono munite di asse fiorale eretto e spesso privo di foglie. Gli steli contengono abbondante latice amaro.[6][7][8][9][10][3][11][12]
Fusto. I fusti di queste piante sono generalmente eretti semplici (poco frondosi), sono striati e ruvidi. La ramificazione è abbondante e forma dei corimbi. Nella parte inferiore è ghiandoloso-vischioso. Le radici sono secondarie da rizoma. L'altezza media delle piante varia da 3 a 6 dm (massimo 1 metro).
Foglie. Le foglie si dividono in basali/inferiori e cauline.
Infiorescenza. L'infiorescenza è formata da numerosi capolini non molto grandi. Ogni capolino è formato da un peduncolo che sorregge un involucro più o meno cilindrico (o campanulato o piriforme) formato da 2 serie di brattee o squame disposte in modo embricato e scalato, che fanno da protezione al ricettacolo sul quale s'inseriscono i fiori ligulati. La forma delle brattee, disuguali fra le due serie (quelle interne sono più lunghe), è ovata; la superficie interna è glabra. Il ricettacolo è piano e nudo (glabro: senza pagliette a protezione della base dei fiori). Diametro dei capolini: 1,5 cm. Dimensioni dell'involucro: larghezza 3 – 5 mm; lunghezza 7 – 9 mm.
Fiori. I fiori (molti per capolino), tutti ligulati, sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (ogni verticillo ha in genere 5 elementi). I fiori sono ermafroditi, fertili e zigomorfi.
Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo. Il frutto consiste in un achenio chiaro, fusiforme (non compresso), con varie coste (da 10 a 12), con la superficie trasversalmente tubercolata e sormontato da un corto becco (può essere assente). Il pappo è soffice (ma tenace) formato da peli semplici (non ramificati) di colore generalmente bianco (o bianco sporco quasi giallastro) disposti su più serie. In uno stesso capolino i frutti possono essere monomorfici (tutti uguali) oppure dimorfi (generalmente quelli interni differiscono da quelli più esterni o periferici e sono privi di pappo). Lunghezza degli acheni: 4 – 6 mm.
Dal punto di vista fitosociologico alpino Crepis pulchra appartiene alla seguente comunità vegetale:[18]
La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[19], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[20] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[21]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1][9][10]
Il genere di questa voce appartiene alla sottotribù Crepidinae della tribù Cichorieae (unica tribù della sottofamiglia Cichorioideae). In base ai dati filogenetici la sottofamiglia Cichorioideae è il terz'ultimo gruppo che si è separato dal nucleo delle Asteraceae (gli ultimi due sono Corymbioideae e Asteroideae).[1] La sottotribù Crepidinae fa parte del "quarto" clade della tribù; in questo clade è in posizione "centrale" vicina alle sottotribù Chondrillinae e Hypochaeridinae.[10]
La sottotribù è divisa in due gruppi principali uno a predominanza asiatica e l'altro di origine mediterranea/euroasiatica.[10] Da un punto di vista filogenetico, all'interno della sottotribù, sono stati individuati 5 subcladi. Il genere di questa voce appartiene al subclade denominato "Crepis-Lapsana-Rhagadiolus clade", composto dai generi Crepis L., 1753, Lapsana L., 1753 e Rhagadiolus Juss., 1789.[11] Dalle analisi Crepis risulta parafiletico (per cui la sua circoscrizione è provvisoria).[22]
Nella "Flora d'Italia" le specie italiane di Crepis sono suddivise in 4 gruppi e 12 sezioni in base alla morfologia degli acheni, dell'involucro e altri caratteri (questa suddivisione fatta per scopi pratici non ha valore tassonomico). La specie di questa voce appartiene al "Gruppo 1" (gli acheni sono decisamente dimorfi) e alla "Sezione B" (i fiori sono gialli; il ricettacolo è glabro senza squame o setole rigide).[12]
I caratteri distintivi per la specie di questa voce sono:[12][23]
Il numero cromosomico della specie è: 2n = 8 e 18.[12]
Alla "Sezione B" (vedi sopra) appartengono le seguenti specie che differiscono dai seguenti caratteri:[12]
Per questa specie sono indicate due sottospecie (oltre alla subsp. pulchra) non presenti sul territorio italiano:[2]
Sono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[2]