Il cristianesimo in Corea presenta situazioni differenti tra Nord e Sud, a seguito della divisione della Corea in Corea del Nord e Corea del Sud avvenuta nel 1945.
La Corea del Nord è ufficialmente uno stato ateo. Non ci sono statistiche ufficiali riguardanti le confessioni religiose. Gli atei rappresenterebbero circa il 70% della popolazione. Secondo varie stime, i cristiani oscillerebbero fra lo 0,4% e l’1,5% della popolazione, con un numero compreso fra 100.000 e 400.000 individui.[1] Le attività religiose praticate al di fuori delle associazioni riconosciute dal governo sono perseguitate[2] e la maggioranza dei cristiani nasconde la propria fede.[3]
Formalmente, la Chiesa cattolica ha in Corea del Nord la diocesi di Pyongyang e la diocesi di Hamhung, diocesi suffraganee dell'arcidiocesi di Seul: entrambe le diocesi nordcoreane sono considerate vacanti e il clero cattolico è assente dal Paese.
In Corea del Nord l'unica organizzazione cattolica riconosciuta è l'Associazione dei cattolici nordcoreani, nata nel 1988, che non ha rapporti con la Santa Sede ed è controllata dal governo. Secondo fonti ufficiali, i cattolici aderenti all’associazione sono circa tremila, ma secondo altre stime sarebbero circa 800.[4] Nel Paese c’è una sola chiesa cattolica autorizzata, la Chiesa di Changchung, ubicata a Pyongyang e gestita dall’Associazione dei cattolici nordcoreani; la chiesa non dispone di sacerdoti ordinati e le funzioni sono celebrate dal clero straniero. Nel 2018 papa Francesco si è dichiarato disponibile a visitare la Corea del Nord.[5][6]
In Corea del Nord l'unica organizzazione protestante riconosciuta è la Federazione Cristiana di Corea. L'associazione, fondata nel 1946, comprende ufficialmente circa 10.000 membri ed è controllata dal governo.[7] La Federazione cristiana di Corea sovrintende alle uniche due chiese protestanti autorizzate nel Paese, cioè la Chiesa Bongsu e la Chiesa Chilgol, entrambe ubicate a Pyongyang.
In Corea del Sud, il cristianesimo è una religione molto praticata. I cristiani rappresentano circa il 28% della popolazione: di essi, l'8% sono cattolici e il 20% circa sono protestanti. La maggioranza della popolazione (circa il 56%) non segue alcuna religione.[8]
Dal punto di vista territoriale, in Corea del Sud la Chiesa cattolica è organizzata con tre sedi metropolitane (l'arcidiocesi di Seul, l'arcidiocesi di Gwangju e l'arcidiocesi di Daegu) e 12 diocesi suffraganee.
La Chiesa ortodossa è presente nella penisola coreana con l'Eparchia di Corea, istituita il 26 febbraio 2019 come parte dell'Esarcato patriarcale del sud-est asiatico della Chiesa ortodossa russa.[9]
In Corea del Sud, i gruppi protestanti maggiormente rappresentati sono di orientamento presbiteriano, battista, metodista, luterano e pentecostale; sono presenti anche gli anglicani. Tra le denominazioni protestanti più importanti si possono citare:
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