Nacque a Firenze da una famiglia originaria di Pratovecchio, nel Casentino, e compì gli studi in materie letterarie e giuridiche a Volterra. Nel 1458 gli venne affidata presso lo Studio fiorentino la cattedra di oratoria e poetica che era stata del suo maestro Carlo Marsuppini: Landino, sostenuto dai Medici, era stato avversato da non pochi personaggi in vista, come Alamanno Rinuccini e Donato Acciaiuoli. Tra i suoi allievi ci furono Poliziano e Marsilio Ficino. In quel periodo ricoprì anche incarichi pubblici, facendo parte della segreteria di Parte guelfa (1467) e della prima Cancelleria. Tra i suoi viaggi, spicca quello a Roma nel 1446.
La sua prima attività fu poetica, con la Xandra, una raccolta di componimenti in latino dedicata inizialmente a Leon Battista Alberti e poi a Piero de' Medici: nella redazione definitiva la silloge raccoglie 82 componimenti suddivisi in 3 libri. In campo filosofico scrisse tre dialoghi: il De anima (1471)[1], le Disputationes Camaldulenses (1474)[2] e il De vera nobilitate (dopo il 1487)[3].
La maggiore fama nei secoli di Landino fu però legata alla sua attività di commentatore dei classici[4]. Nel 1481 diede alle stampe il Comento sopra la Comedia di Dante[5], nel 1482 quello sulle opere di Orazio[6] e nel 1488 quello sulle opere di Virgilio.
Historia naturale di Caio Plinio Secondo tradocta di lingua latina in fiorentina per Christophoro Landino fiorentino al serenissimo Ferdinando re di Napoli
^Il testo si può leggere in edizione critica: Christophori Landini, Carmina omnia ex codicibus manuscriptis primum edidit, Florentiae, A. Perosa, 1939. Non esiste una traduzione integrale in italiano, ma ne è stata realizzata una in inglese: Cristoforo Landino, Poems, traduzione di M. P. Chatfield, Cambridge (Stati Uniti)-Londra, 2008.
^ Cristoforo Landino, Disputationes Camaldulenses, a cura di P. Lohe, Firenze, Sansoni, 1980.
^ Cristoforo Landino, De vera nobilitate, a cura di M. T. Liaci, Firenze, Olschki, 1970.
^ R. Cardini, La critica del Landino, Firenze, Sansoni, 1973. Dallo stesso studioso è stata allestita la raccolta: C. Landino, Scritti critici e teorici, a cura di R. Cardini, I-II voll., Roma, Bulzoni, 1974.
^ Cristoforo Landino, Comento sopra la Comedia, a cura di P. Procaccioli, I-IV voll., Roma, Salerno editrice, 2001.
^Questo commento è stato solo parzialmente edito (la sezione relativa all'Ars poetica): Cristoforo Landino, In Quinti Horatii Flacci Artem poeticam ad Pisones interpretationes, a cura di G. Bugada, Firenze, Sismel, 2012.
^Per la datazione di quest'opera: R. Fubini, Quattrocento fiorentino. Politica, diplomazia, cultura, Pisa, 1996, pp. 303-332.
^ R. M. Comanducci, Nota sulla versione landiniana della Sforziade di Giovanni Simonetta, in «Interpres», n. 12, 1992, pp. 309-316.
^Uno studio complessivo (sia filologico sia storico-culturale) dell'opera in A. Antonazzo, Il volgarizzamento pliniano di Cristoforo Landino, Messina, Centro Internazionale di Studi Umanistici, 2018.