Cults in Our Midst: The Hidden Menace in Our Everyday Lives | |
---|---|
Titolo originale | Cults in Our Midst: The Hidden Menace in Our Everyday Lives |
Autore | Margaret Singer, Janja Lalich e Robert Jay Lifton |
1ª ed. originale | 1995 |
Genere | saggio |
Sottogenere | psicologia |
Lingua originale | inglese |
Cults in Our Midst: The Hidden Menace in Our Everyday Lives è uno studio sulle sette del 1995, opera di Margaret Singer e Janja Lalich, Ph.D., con una prefazione di Robert Jay Lifton.[1]
Questo testo è il documento attualmente più citato in letteratura scientifica sul tema delle sette.[2]
In 380 pagine e 12 capitoli (edizione 2003), la Singer descrive il fenomeno delle sette da un punto di vista della terapia psicologica applicata nella sua esperienza per il reintegro sociale e emotivo delle persone sopravvissute alle sette.
Nella prima parte del libro viene fornita una definizione generale di setta, fondata su tre principi:
Inoltre, viene elencato il genere di organizzazioni principali ricadenti nei tre criteri sopra elencati:
La seconda parte del libro (versione 2003) è dedicata alle tecniche di reclutamento degli adepti, ai metodi di manipolazione, condizionamento e intimidazione dei medesimi. La terza parte affronta i metodi di trattamento psicologico per la guarigione delle persone sopravvissute alle sette.[3]
Cults in our midst è preso a riferimento in vari studi di psicologia sul comportamento dei terroristi di matrice religiosa.[4]
Nel 2003 un'edizione rivista del libro intitolato Cults in Our Midst: The Continuing Fight Against Their Hidden Menace è stata pubblicata in formato tascabile da John Wiley & Sons, senza Janja Lalich elencata come coautrice.[5]
Controllo di autorità | VIAF (EN) 2406151051773733530009 |
---|