Il daemokjang (대목장?, 大木匠?) è un maestro carpentiere incaricato dell'intero processo di costruzione di un edificio in legno tradizionale coreano (come un palazzo reale, un tempio o un edificio militare). Tale processo include il disegno, la lavorazione del legno e la supervisione generale della costruzione.[1] Dal 2010, il daemokjang è tutelato dall'UNESCO come patrimonio culturale immateriale della Corea del Sud.[2]
Il termine daemokjang è stato coniato per distinguere questa figura da quella del somokjang (incaricato della realizzazione del mobilio in legno). Il daemokjang controlla coloro che lavorano alla realizzazione del tetto, i muratori, gli stuccatori e gli artisti di dancheong (pittura ornamentale tradizionale coreana). Inoltre, si occupa anche di manutenzione, riparazione e restaurazione di edifici storici come case tradizionali coreane e palazzi. Infatti, in passato, gli edifici che costituivano i palazzi reali ed i templi erano interamente costruiti in legno e i daemokjang erano impiegati come ufficiali di governo.[1]
Circa 70 ufficiali nel periodo di Silla Unificato (668-935) erano daemokjang e questa tradizione continuò durante il periodo Goryeo (877-1394) e Joseon (1392-1910). L'archivio della Ricostruzione della Porta Sungnyemun scritto durante il regno di Sejong (1418-1450) riporta che un daemokjang era considerato un ufficiale di quinto grado. La tradizione di assumere carpentieri come ufficiali di governo terminò solo verso la fine del periodo Joseon.[1] In epoca moderna le abilità dei daemokjang vengono richieste solo in casi limitati come la realizzazione di un tempio o di una casa privata.[3]
Le strutture di legno realizzate dai daemokjang sono semplici e prive di ornamenti, caratteristiche classiche e distintive nella tradizionale architettura coreana. Il processo lavorativo del daemokjang inizia con l'incidere la corteccia del legno che sarà utilizzato per la costruzione dell'edificio. Successivamente, vengono disegnate le line per i pilastri e gli elementi ornamentali che saranno poi tagliati e rifiniti. Sulle fondamenta vengono quindi eretti i pilastri. Esistono diverse tipologie e stili di pilastri a cui potersi ispirare in base alla tipologia di edificio che si sta costruendo. Inoltre, la tecnica richiesta per incastrare i pilastri nelle pietre delle fondamenta è estremamente complessa e necessita una pianificazione metodica. In genere, la fila di pilastri presenta pilastri più alti verso le estremità rispetto a quelli centrali: in questo modo si evita che le estremità appaiano curve. La travatura di sostegno è realizzata su misura per i pilastri.[4]
Successivamente, il daemokjang elabora dei supporti ornamentali che collegano i pilastri alla travatura. Si procede poi con architravi e arcarecci. L'intero progetto è ideato in modo tale che il tetto curvi naturalmente ed è in questa prospettiva che gli sforzi del daemokjang sono concentrati maggiormente. Una volta che il tetto è completato, viene realizzato un cartello che documenta il nome del daemokjang e degli addetti ai lavori per quel determinato progetto assieme alla data in cui i pilastri sono stati eretti. Il cartello in genere è posizionato sotto l'ultimo livello del tetto.[4]