Decimo Giunio Silano Torquato | |
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Console dell'Impero romano | |
Nome originale | Decimus Iunius Silanus Torquatus |
Nascita | 16 |
Morte | 64 |
Coniuge | Giulia Africana |
Figli | Giunia Silana Torquata |
Gens | Giunia |
Padre | Marco Giunio Silano Torquato |
Madre | Emilia Lepida |
Consolato | 53 |
Decimo Giunio Silano Torquato (in latino Decimus Iunius Silanus Torquatus; 16 – 64[1]) è stato un politico e militare romano.
Torquato era figlio di Marco Giunio Silano Torquato, console del 19, e di Emilia Lepida. I nonni materni erano Lucio Emilio Paolo, console nell'1 e nipote del triumviro Marco Emilio Lepido, e Giulia minore, nipote di Augusto e Marco Vipsanio Agrippa. Era inoltra fratello di Giunia Calvina e Marco Giunio Silano Torquato, console del 46.
Torquato servì come console ordinario nel 53, insieme a Quinto Aterio Antonino.[2] Nel 54 sposò Giulia Africana, figlia dell'oratore Giulio Africano, e dal lei ebbe una figlia nel 55, Giunia Silana Torquata. Nel 64 fu obbligato al suicidio dall'imperatore Nerone, che lo perseguitava in quanto nipote di Augusto.[1]