Dibenzenecromo | |
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Nomi alternativi | |
bis(benzene)cromo(0) | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C12H12Cr |
Massa molecolare (u) | 208,22 |
Aspetto | cristalli marrone scuro |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 215-042-7 |
PubChem | 11984611 |
SMILES | [CH-]1[CH-][CH-][CH-][CH-][CH-]1.C1=CC=CC=C1.[Cr] |
Proprietà chimico-fisiche | |
Solubilità in acqua | insolubile |
Temperatura di fusione | 285 °C (558 K) |
Temperatura di ebollizione | 300 °C (573 K) decomposizione |
Indicazioni di sicurezza | |
Punto di fiamma | 82 °C (355 K) |
Simboli di rischio chimico | |
pericolo | |
Frasi H | 228 |
Consigli P | 210 [1] |
Il dibenzenecromo è il composto metallorganico di formula Cr(η6-C6H6)2. Il composto ha giocato un ruolo importante nello sviluppo dei composti a sandwich nella chimica metallorganica ed è l'esempio più semplice di complesso contenente due areni neutri come leganti.
Cr(η6-C6H6)2 è un composto molecolare. È un solido cristallino marrone scuro, molto sensibile all'aria; la sua preparazione e manipolazione richiede l'utilizzo di glove box o vetreria Schlenk. In assenza di aria il composto è invece notevolmente stabile e si decompone solo a circa 300 °C. Il cromo raggiunge una configurazione elettronica con 18 elettroni nello strato più esterno, e il composto è diamagnetico. Il momento dipolare è zero. Studi di diffrazione a raggi X mostrano la struttura illustrata a fianco, con i due anelli benzenici paralleli ed eclissati. La simmetria della molecola risulta D6h.
Fu preparato per la prima volta da Walter Hafner e Ernst Otto Fischer nel 1955,[2][3] facendo reagire CrCl3, alluminio e benzene in presenza di AlCl3. Questo cosiddetto metodo riduttivo di Friedel-Crafts fu introdotto da Fischer con i suoi studenti.[4][5] Si otteneva un composto giallo, [Cr(C6H6)2]+, che era poi ridotto con ditionito di sodio per arrivare al complesso neutro. In forma schematica le reazioni sono:
Composti strettamente correlati a [Cr(C6H6)2]+ erano stati preparati da Franz Hein molti anni prima del lavoro di Fischer, facendo reagire bromuro di fenilmagnesio e CrCl3.[6] La reazione di Hein porta a complessi a sandwich cationici contenenti bifenile e terfenile, che lasciarono sconcertati i chimici fino alla scoperta di Fischer e Hafner.[7] Dunque Hein aveva scoperto senza saperlo i complessi a sandwich mezzo secolo prima del lavoro sul ferrocene. Fischer e Seus prepararono poco dopo il complesso di Hein [Cr(C6H5-C6H5)2]+.[8][9] Le ricerche in questo campo procedevano velocissime: nello stesso numero del Chemische Berichte viene descritto anche il complesso di Mo(0).[10]
Il dibenzenenecromo reagisce con acidi carbossilici per formare carbossilati di cromo(II), come l'acetato di cromo(II), che possiedono strutture interessanti. Per ossidazione si forma [Cr(C6H6)2]+. Per carbonilazione si ottiene il benzenetricarbonilcromo, [Cr(C6H6)(CO)3]. Il dibenzenenecromo trova impieghi limitati in chimica organica.[11]