Diego Armando Maradona Junior | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Nazionalità | Italia | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Altezza | 168 cm | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Peso | 64 kg | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Beach soccer | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ruolo | Allenatore (ex centrocampista) | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 1º luglio 2020 - giocatore | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Squadre di club | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Nazionale | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Palmarès | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Calcio | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ruolo | Allenatore (ex centrocampista, attaccante) | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Squadra | Ibarra | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 1º luglio 2020 - giocatore | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Giovanili | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Squadre di club1 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Nazionale | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Carriera da allenatore | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Statistiche aggiornate al 22 ottobre 2024 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Diego Armando Maradona Junior (Napoli, 20 settembre 1986) è un allenatore di calcio, ex calciatore ed ex giocatore di beach soccer italiano con cittadinanza argentina[2], di ruolo centrocampista o attaccante, tecnico dell'Ibarra.
Nato dalla relazione tra Cristiana Sinagra e Diego Armando Maradona[3], non fu inizialmente riconosciuto dal campione argentino[4][5][6][7].
Dopo la paternità dichiarata ufficialmente dal Tribunale nel 1993, muta il cognome da Sinagra a Maradona[8], ma incontra per la prima volta suo padre solo nel 2003 in occasione di un torneo di golf a Fiuggi[9]. Il riconoscimento da parte dell'ex giocatore avvenne poi nel 2007[10]. Nell'ottobre 2016 i due scesero assieme in campo in una partita di beneficenza organizzata all'Olimpico di Roma[11].
Dal matrimonio con Nunzia Pennino, è divenuto padre di Diego Matias (nato il 1º aprile 2018[12]) e India Nicole (18 ottobre 2019[13]).
Contemporaneamente alla carriera calcistica nelle categorie amatoriali della Campania, il 28 marzo 2008 Maradona Jr è convocato nella nazionale di beach soccer dell'Italia per un ritiro in vista delle qualificazioni ai mondiali[14] e successivamente incluso nella rosa della nazionale per le qualificazioni ai mondiali. Esordisce nella partita del 12 maggio 2008 contro la Grecia, vinta dagli azzurri ai rigori[15]. Maradona Jr disputa anche la partita contro la Norvegia.[16] Gioca poi la semifinale contro la Spagna, persa dagli azzurri ai rigori, e la finale 3º-4º posto contro la Russia, vinta dai russi per 4-2, con l'Italia classificata quindi al quarto posto nel mondiale[17].
In seguito, dopo essersi svincolato dalla sua squadra di calcio, il Venafro, è ingaggiato dal Mare di Roma, squadra di calcio da spiaggia militante in Serie A. Il 27 giugno 2008 debutta nella Serie A di beach soccer nella partita contro l'Alma Juventus Fano, segnando un gol nei primi minuti di gioco[18]. Grazie anche alle sue reti, ben sei in tre partite, il Mare di Roma si ritrova in testa alla classifica nel Girone Nord dopo tre giornate. Queste prestazioni convincono il commissario tecnico della nazionale a convocarlo per i mondiali di beach soccer 2008, disputati nel mese di luglio in Francia[19].
Debutta ai mondiali francesi nella partita contro le Isole Salomone, vinta dagli azzurri per 7-4. Battendo per 4-1 El Salvador, l'Italia si qualifica matematicamente ai quarti. Nella terza e ultima partita del girone eliminatorio contro il Portogallo, Maradona Jr segna la sua prima rete in nazionale, ma la squadra viene comunque sconfitta nei tempi supplementari[20]. Gioca anche, partendo dalla panchina, i quarti, vinti contro la Francia, e le semifinali, vinte contro la Spagna. In finale però, nonostante una buona prestazione e un suo gol, la squadra è sconfitta per 5-3 dal Brasile, che conquista il suo terzo titolo mondiale consecutivo, lasciando la medaglia d'argento all'Italia[21][22].
In campionato, nonostante le sue numerose reti, ben 14 in 8 partite, il Mare crolla nel finale e perde la leadership nel girone Nord, arrivando alla fine terza e qualificandosi ai quarti di finale dei playoff per lo scudetto. Ai quarti incontra il forte Catania, poi Campione d'Italia. Nonostante una sua tripletta, Maradona Jr. non riesce a far evitare una umiliante sconfitta alla sua squadra, alla fine travolta per 12-4 e eliminata dai playoff scudetto.
Nell'agosto del 2008 disputa con la nazionale maggiore l'europeo di calcio da spiaggia piazzandosi al quarto posto.
Viene poi ingaggiato dalla Napoli Beach Soccer, con la quale raggiunge un accordo il 6 ottobre 2012, squadra della quale è capitano. Nell'estate del 2013, viene ingaggiato dalla Lazio Beach Soccer, che partecipa al SuperEight, campionato di BS articolato sul 4 tappe (Vasto, Lignano, Roma, Viareggio). A Vasto, la Lazio chiude al primo posto in classifica con la Roma, anche grazie a 4 gol di Maradona Jr che si segnala tra i migliori giocatori della tappa. Il 13 aprile del 2015 firma per il Catania Beach Soccer, dove rimane due stagioni per poi tornare alla Lazio e nuovamente al Napoli per annunciare il ritiro nel 2020.
Nel 1997 entra a far parte del settore giovanile del Napoli[23], senza tuttavia esordire con la prima squadra.[7] A seguito del fallimento in cui incorse la società campana nell'estate 2004, sostenne un provino con gli scozzesi del Dunfermline[24]: dopo il mancato superamento[25], fu tesserato dal Genoa, che lo schierò nella propria Under 19.[26]
Nonostante i 5 anni di contratto stipulato coi Grifoni, attratto dall'idea di acquisire visibilità e notorietà, a gennaio 2005, su sua richiesta, fu ceduto al Cervia che era protagonista del reality show sportivo, su network televisivo visibile a livello nazionale[27], "Campioni, il sogno"[28]: un infortunio ne condizionò il rendimento[29], con l'addio alla squadra romagnola a fine stagione. In seguito si pentirà della decisione di aver lasciato il Genoa e di aver perso, con questa scelta, l'occasione di condurre una carriera calcistica ad alti livelli nelle serie maggiori.[30][31][32]
Nel gennaio 2006 viene ingaggiato dall'Internapoli, squadra di Eccellenza, con cui gioca due partite segnando un gol.
Nella stagione successiva firma con il Quarto[33], militante in Eccellenza Campania. Con il Club, Maradona jr. raggiunge la promozione in Serie D ai play-off. Decide di lasciare la squadra nel novembre 2007, in quanto non gli veniva garantita la titolarità da parte del nuovo allenatore[34], firmando con il Venafro, altra squadra di Serie D del Molise[35]. Per questa squadra il 21 gennaio 2008 segna una rete da 40 metri contro l'Olympia Agnonese[36]. La sua prodezza ricordava il gol di suo padre in Serie A contro l'Hellas Verona e la notizia ha tanto risalto da venire trasmessa dai principali telegiornali nazionali. È la prima di sette reti in 14 presenze con il Venafro. A fine stagione lascia la squadra concentrandosi sul beach soccer.
Pochi mesi dopo, il 2 dicembre 2008, è ingaggiato dalla Boys Caivanese, squadra di Eccellenza Campania, ma il 20 dello stesso mese torna al Quarto.
Dopo aver vinto il campionato italiano 2009 con la maglia del Napoli Beach Soccer, nel mese di agosto Maradona Jr è aggregato alla Juve Stabia, allenata dall'ex calciatore del Napoli Massimo Rastelli. Dopo un periodo di prova, l'11 settembre 2009, la società stabiese decide di non tesserare il giocatore[37].
Il 12 settembre 2010 è ingaggiato dal Forio d'Ischia, militante in Eccellenza campana. Il 2 gennaio 2011 è ingaggiato dall'Arzanese, squadra campana militante nel girone H della Serie D[38][39]. Con meno di 90 minuti con la maglia dell'Arzanese, l'8 settembre seguente firma con il San Sebastiano, squadra campana militante nel campionato d'Eccellenza[40][41][42]. Debutta ufficialmente in campionato l'11 settembre contro il San Giorgio (1-1) segnando il gol del vantaggio con un calcio di punizione all'incrocio dei pali[43].
Dopo una possibile esperienza con la squadra della terza divisione argentina El Porvenir, rifiutata da Diego Jr[44], dal 2012 al 2015 gioca con l'ASD San Giorgio 1926 di San Giorgio a Cremano, in Eccellenza[45][46].
Il 7 luglio 2015 firma per il Savoia di Torre Annunziata, sempre in Eccellenza[47], ma a settembre passa al Quartograd, squadra di Quarto dove tifosi e calciatori sono tutti azionisti della società e dove nessun calciatore percepisce uno stipendio[48]. Rimane in squadra per due stagioni, entrambe in Promozione.
Il 10 luglio 2017 firma per una stagione con l'Afro Napoli United, militante anch'essa in Promozione; il 19 marzo 2018 l'Afro Napoli United vince il campionato per poi quindi approdare nel campionato di Eccellenza campana[49][50].
Dopo aver allenato in due occasioni la juniores del San Giorgio 1926,[51], nel luglio 2021 ritorna a Napoli, stavolta in qualità di allenatore del Napoli United (ex Afro Napoli United), club di Eccellenza[52]. Dopo essere arrivato fino alla semifinale play-off al primo anno, il traguardo più alto mai raggiunto dal club, il 14 marzo 2023 si dimette a causa degli stipendi non pagati a staff e calciatori da mesi[53].
Il 10 giugno 2023 diventa il nuovo allenatore del Pompei, squadra di Eccellenza campana[54][55]. Il 30 novembre seguente, nonostante il secondo posto in classifica in campionato, viene sollevato dall'incarico dopo la sconfitta ai quarti di finale di Coppa Italia Dilettanti Campania contro l'Acerrana.[56]
Nel giugno del 2024 viene ingaggiato dal Montecalcio, sempre nell'Eccellenza campana.[57] Il 22 ottobre seguente il club partenopeo annuncia di aver risolto consensualmente il contratto con Maradona Junior, nella serata dello stesso giorno l'Ibarra, squadra della quinta divisione spagnola, annuncia di avergli affidato la guida tecnica della prima squadra.[58]