Django Unchained (Original Motion Picture Soundtrack) colonna sonora | |
---|---|
Artista | AA.VV. |
Pubblicazione | 18 dicembre 2012 |
Dischi | 1 |
Tracce | 23/24 |
Genere | Colonna sonora |
Etichetta | Universal Republic/Loma Vista Recordings |
Certificazioni | |
Dischi d'oro | Italia[1] (vendite: 25 000+) |
Django Unchained (Original Motion Picture Soundtrack) è un album in studio di autori vari, pubblicato il 18 dicembre 2012 e contenente la colonna sonora del film omonimo.
Se si escludono alcune tracce composte da Robert Rodriguez e RZA per Kill Bill: Volume 1 e Kill Bill: Volume 2, è la prima volta che la colonna sonora di un film diretto da Tarantino prevede brani originali scritti appositamente per la pellicola.
Tra le tracce originali incluse nella colonna sonora ci sono 100 Black Coffins, prodotta da Rick Ross e Jamie Foxx; Who Did That To You? di John Legend; Ancora qui composta da Ennio Morricone, scritta e cantata da Elisa; Freedom cantata da Anthony Hamilton e Elayna Boynton e Ode to Django di RZA. La canzone Ancora qui costituisce uno dei numerosi casi di auto-citazione presenti nel film, poiché è strutturata rielaborando il celebre tema alla base della colonna sonora del film C'era una volta in America, composta dallo stesso Ennio Morricone.
La colonna sonora comprende diversi brani tratti da altre colonne sonore di altri film come Django, Città violenta, I crudeli, Lo chiamavano King, Gli avvoltoi hanno fame, I lupi attaccano in branco, I giorni dell'ira, Lo chiamavano Trinità..., Sotto tiro e Battle Royale. La scena finale del film e parte dei titoli di coda sono musicati proprio dal famoso brano di Lo chiamavano Trinità...
Anche il musicista Frank Ocean scrisse una canzone per il film ma, nonostante Tarantino l'abbia definita una straordinaria ballata, non ha potuto inserirla nel film perché non c'era una scena adatta.
L'album ufficiale è uscito negli Stati Uniti il 18 dicembre 2012.[2] Il disco contiene solo una parte dei brani inseriti nel film. Durante la scena della scorreria da parte del Ku Klux Klan, è stato usato il Dies Irae di Giuseppe Verdi.