Studiò all'Accademia di Belle Arti di Parma, dove ebbe come insegnante Giuseppe Peroni. Nominato professore di disegno, ebbe tra i suoi allievi Giovanni Tebaldi, Antonio Pasini e Antonio Calza. Pittore molto attivo, si aggiudicò alcune delle più importanti commesse dell'ultimo ventennio del Settecento nell'area di Parma, tra cui l'ornamentazione ad affresco della cupola della cappella ducale di San Liborio a Colorno (eseguita prima del 1786) e la decorazione di Palazzo Sanvitale a Parma (eseguita dal 1787 al 1792). Si dedicò con successo anche al disegno di bozzetti per la realizzazione di medaglie.
È però nella pittura murale che egli raggiunse i più alti traguardi artistici. Tra i suoi affreschi sono da ricordare:
San Bernardo che incontra Guglielmo d'Acquitania, Matilde di Canossa che libera San Bernardo, (chiesa di San Giovanni Evangelista, Parma);
la composizione col Carro del sole, vari medaglioni e sovrapporte, (Salone da ballo di Palazzo Sanvitale, Parma);
Allegoria, (volta di una scala di Palazzo Marchi, Parma);
L'Acqua, l'Aria, la Terra, il Fuoco (quattro grandi tele nella Sala delle Sirene del castello di Montechiarugolo).
Su incarico del Bodoni nel 1775 partecipò, con altri artisti parmensi, all'illustrazione dell'opera Epithalamia exoticis linguis reddita, di Giovanni Bernardo De Rossi. Fu autore delle vignette per il Congresso degli Elisi (Piacenza, 1769). Nei primi anni dell'Ottocento, durante il periodo del governo francese, divenne membro dell'Accademia Imperiale.