Eccellenza | |
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Sport | |
Tipo | Club |
Federazione | FIGC |
Paese | Italia |
Organizzatore | Lega Nazionale Dilettanti |
Apertura | fine agosto |
Partecipanti | 500 squadre (29 gironi) su base regionale |
Formula | 29 gironi all'italiana, eventuali play-off e play-out regionali, play-off nazionali |
Promozione in | Serie D |
Retrocessione in | Promozione |
Sito Internet | www.lnd.it |
Storia | |
Fondazione | 1991 |
Numero edizioni | 32 |
Ultima edizione | Eccellenza 2023-2024 |
Edizione in corso | Eccellenza 2024-2025 |
L'Eccellenza è la quinta serie del campionato italiano di calcio. È il secondo campionato non professionale per importanza, il maggiore a livello regionale, ed è organizzato dai Comitati Regionali della Lega Nazionale Dilettanti.
Istituito a partire dalla stagione 1991-1992, rappresenta il campionato di livello più elevato su base regionale e vi partecipano squadre dilettantistiche. Proprio per questa base regionale, le caratteristiche dei vari campionati non sono omogenee in tutta Italia, ma possono cambiare in alcuni dettagli, come il numero di squadre partecipanti ed il numero di retrocesse. Nel corso delle stagioni il numero dei gironi è aumentato da 26 a 29, mentre il numero delle squadre partecipanti è cambiato ogni anno con un minimo di 422 fino a un massimo di 539. Vi sono regioni con un solo girone, altre con due, mentre solamente la Lombardia ne ha tre. La Valle d'Aosta non ha, invece, alcun girone, infatti le squadre valdostane sono sempre state accorpate ai gironi piemontesi, non avendo essa un numero di squadre sufficiente a costituire un proprio comitato regionale.
Le squadre sono obbligate ad utilizzare in ogni gara un calciatore under-19 ed un under-18.
In Alto Adige il campionato assume anche il nome tedesco di Oberliga, ovvero "lega superiore". Nella parte orientale del Friuli-Venezia Giulia, per la comunità slovena, prende il nome Elitna liga.
Ogni anno vi sono 36 promozioni in Serie D così distribuite:
Gli spareggi delle seconde classificate dei gironi di Eccellenza sono stati istituiti a partire dalla stagione 1993-94, quando però erano previste soltanto tre promozioni complessive al C.N.D. A partire dalla stagione successiva, la 1994-95, i posti a disposizione per la categoria superiore sono diventati definitivamente sette.
La Lega Nazionale Dilettanti effettua gli accoppiamenti tramite sorteggio integrale per area, ovvero 10 squadre del Nord, 10 del Centro, 8 del Sud: per ottenere ciò, inserisce le due squadre dell'Emilia-Romagna (geograficamente del Nord) nell'urna del Centro (con Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo e Sardegna). Le 28 società sono abbinate in 14 accoppiamenti per il primo turno con gare di andata e ritorno, definendo per sorteggio chi gioca la prima partita in casa.
Le 14 squadre qualificate si affrontano poi nel secondo turno, sempre con gare di andata e ritorno, giocandosi la promozione in Serie D: in questo caso il sorteggio ha già abbinato gli accoppiamenti nel turno precedente (in tale fase una società del Nord ne incontra una del Centro). Per quel che concerne l'ordine di svolgimento delle gare del secondo turno, è stabilito che disputa la prima gara in trasferta la squadra che, nel precedente turno, ha disputato la prima gara in casa e viceversa. Nel caso in cui entrambe le squadre interessate abbiano, invece, disputato la prima gara del precedente turno in casa o in trasferta, l'ordine di svolgimento è determinato da apposito sorteggio effettuato dalla Lega.
In caso di parità nelle doppie sfide vige la regola dei gol fuori casa, in caso di ulteriore parità si va ai tempi supplementari e, all'occorrenza, ai tiri di rigore.
Una reale comparazione tra i vari gironi può essere effettuata tramite il conteggio delle promozioni dagli spareggi nazionali, istituiti nella stagione 1993-1994. La Lombardia ad esempio è la regione che ha visto il maggior numero di squadre festeggiare la promozione ma è anche quella col maggior numero di squadre partecipanti. Il campionato pugliese è quello con la media promozione più alta mentre dalla Basilicata nessuna squadra è riuscita a ottenere la promozione.
Regione | Promozioni/Squadre partecipanti | Percentuale | Vittorie Coppa Italia Dilettanti | Promozione tramite Coppa Italia Dilettanti[1] |
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Eccellenza Lombardia | 29/87 | 33,33% | 4 | 2 |
Eccellenza Campania | 21/58 | 36,20% | 2 | 3 |
Eccellenza Lazio | 18/58 | 31,03% | 2 | 2 |
Eccellenza Puglia | 17/29 | 58,62% | 5 | 3 |
Eccellenza Toscana | 17/58 | 29,31% | 3 | 2 |
Eccellenza Veneto | 16/58 | 27,58% | 1 | 2 |
Eccellenza Piemonte-Valle d'Aosta | 12/58 | 20,68% | 1 | 1 |
Eccellenza Sicilia | 12/58 | 20,68% | 2 | 3 |
Eccellenza Marche | 11/29 | 37,93% | 2 | 1 |
Eccellenza Emilia-Romagna | 11/58 | 18,96% | 1 | 1 |
Eccellenza Abruzzo | 6/29 | 20,68% | 0 | 0 |
Eccellenza Calabria | 6/29 | 20,68% | 1 | 0 |
Eccellenza Friuli-Venezia Giulia | 6/29 | 20,68% | 0 | 0 |
Eccellenza Liguria | 6/29 | 20,68% | 1 | 1 |
Eccellenza Sardegna | 6/29 | 20,68% | 0 | 2 |
Eccellenza Umbria | 4/29 | 13,79% | 2 | 1 |
Eccellenza Molise | 2/29 | 6,89% | 1 | 1 |
Eccellenza Trentino-Alto Adige | 1/29 | 3,44% | 1 | 1 |
Eccellenza Basilicata | 0/29 | 0,00% | 0 | 0 |
Dati aggiornati al termine della stagione 2023-2024.
Quando furono istituiti, nella stagione 1993-94, gli spareggi nazionali erano riservati alle seconde classificate di ogni girone di Eccellenza. Col tempo, per vivacizzare la parte alta delle classifiche, la maggior parte dei Comitati Regionali ha adottato i play-off regionali per designare la squadra che accederà a quelli nazionali.
Tali playoff regionali coinvolgono un numero diverso di squadre, solitamente 4, a seconda dei Comitati Regionali. Spesso si usa anche il criterio del punteggio massimo di distacco (9 punti, nella maggior parte dei casi, ossia un distacco non in doppia cifra), quando il distacco in classifica è maggiore la sfida play-off non viene disputata e la squadra meglio classificata accede alla fase successiva.
A partire dalla stagione 1993-94 anche la Coppa Italia Dilettanti fornisce un posto-promozione per la Serie D, allora chiamata Campionato Nazionale Dilettanti. Tale posto va:
Per ottenere la promozione in Serie D la società interessata non doveva militare in Promozione e non deve essere retrocessa al termine del campionato. A partire dalla stagione 2007-08 le squadre di Promozione non possono più partecipare alla Fase Nazionale della Coppa Italia Dilettanti, risolvendo il problema alla radice: se una di loro vince la Fase Regionale, a quella Nazionale accede la società di Eccellenza sconfitta in finale.
Se tutte le 4 semifinaliste nazionali sono già promosse tramite campionato, allora il posto-promozione non viene assegnato come è capitato nella stagione 1996-97.
Diversi i meccanismi per le retrocessioni: solitamente retrocedono le ultime tre di ogni girone con modalità che variano ma che nella maggior parte delle regioni hanno visto l'introduzione dei play-out, con la discesa diretta del fanalino di coda e la sfida fra le successive quattro squadre peggio piazzate, purché i distacchi non siano a doppia cifra. Le squadre retrocesse disputeranno l'annata seguente in Promozione.
Il numero delle squadre retrocesse può aumentare in caso di un alto numero di compagini della stessa regione retrocesse dalla Serie D.
Per esempio, nel girone unico dell'Eccellenza FVG, le retrocessioni solitamente sono 3:
Ad inizio stagione, i vari comitati regionali diramano il "meccanismo promozioni-retrocessioni" per i campionati sotto la loro gestione.
Il numero di partecipanti può variare nel corso degli anni. Il seguente elenco è aggiornato alla stagione 2023-2024.
Numero di vittorie consecutive: 26 ottenute dal Sora nell'Eccellenza Lazio 2022-2023[2][3]
Maggior numero di campionati vinti: Campobasso 5 (1992-1993, 1996-1997, 2004-2005, 2013-2014, 2022-2023), Isernia 5 (1997-1998, 2010-2011, 2014-2015, 2017-2018, 2023-2024), e Termoli 5 (in Abruzzo 1991-1992, in Molise 1999-2000, 2001-2002, 2011-2012, 2021-2022).
Dalla loro istituzione (Eccellenza 1993-1994), i play-off nazionali hanno garantito l'accesso in Serie D a più di 150 squadre: tra queste, solo 8 hanno vinto i play-off per più di una volta:
In tutte le gare di Eccellenza, il competente organo tecnico dell'A.I.A. (Associazione Italiana Arbitri), oltre all'arbitro, designa anche i due assistenti (erroneamente noti come guardalinee), formando la terna arbitrale. Nella finale della Coppa Italia Dilettanti non è rara la designazione anche del quarto uomo.