Nato nel Texas, Jay Fox, dopo un periodo di studi universitari, intraprese la carriera teatrale, aggregandosi a compagnie di giro. Giunto a New York, diventò membro della Dearborn Stock Company.
Il suo debutto cinematografico risale al 1912. Cambiato il nome in Edwin Carewe, girò numerosi film a un rullo per la Lubin Manufacturing Company dove fu diretto spesso da George Nichols. In totale, dal 1912 al 1916, appare come attore nel cast di 37 pellicole[1].
Nel 1914, passò dietro alla macchina da presa, dirigendo film per la Metro Pictures Corporation e la First National. Negli ultimi anni del muto, infilò una serie di successi, scoprendo il fascino di Dolores del Río, una bellezza latina di grande avvenenza: la giovane messicana divenne l'amante di Carewe che la diresse in sette pellicole che la lanciarono come diva. Quando i due si lasciarono, il regista dovette anche cimentarsi con i problemi che gli provocò l'avvento del sonoro che si stava affermando in quegli anni.
Nella sua carriera, si contano 57 regie. Nonostante il buon livello dei suoi film muti, all'avvento del cinema parlato, Carewe non si trovò a proprio agio con la nuova tecnica: tentando di adeguarsi, girò il remake della sua versione cinematografica di Resurrezione dal romanzo di Lev Tolstoj, quello che era stato uno dei suoi film migliori con Dolores Del Rio. Diresse Resurrection, rimpiazzando Del Rio con un'altra bellezza messicana, Lupe Vélez. Ma non riuscì a ripetersi e il parlato segnò la fine della sua carriera. Dopo qualche tentativo, lasciò il cinema nel 1934.