Figlio dell'impiegato al Ministero delle Finanze Alberto Olivieri e di Adele Marini, dopo gli studi nella scuola di recitazione diretta da Virginia Marini ed essersi diplomato come geometra, inizia la carriera artistica a vent'anni come cavallerizzo in un circo. Nella stagione 1901-1902 iniziò una lunga carriera teatrale, che lo vede nel primo decennio del XX secolo con Alfredo De Sanctis, Renato Chiantoni ed Emma Gramatica.
Nel secondo dopoguerra si ritirò da un'attività sul palcoscenico nella quale incontrò grandi personalità, mentre sul grande schermo ricoprì perlopiù ruoli da caratterista: attivo dal 1926 al 1950 in una quarantina di pellicole, alla fine si ritira alla Casa di Riposo per attori di Bologna intitolata alla diva del muto Lyda Borelli, dove nel 1956 riceve il premio della Presidenza del Consiglio per la sua attività artistica. Sposato con Cesarina Calabresi, figlia dell'attore teatrale Oreste Calabresi (1857-1915), muore a Bologna all'età di 82 anni. Il 5 dicembre del 2000, trentotto anni dopo la scomparsa, il nipote dell'attore, Bruno Darò, dona il suo fondo alla Biblioteca e museo teatrale del Burcardo.