Con elettuario (o elettovario, elettovaro, lattovaro) si indica un antico preparato farmaceutico composto da una densa miscela di principî attivi, polveri, parti ed estratti vegetali impastati con dolcificanti come miele o sciroppi per mascherarne il sapore sgradevole. Il composto molle veniva assunto sotto forma di decotto, di infuso o di bolo (pillole prive di componenti minerali).
Il termine proviene dal latino tardo electuarium, a sua volta derivato dal greco ἐκλεικτόν che rimanda al verbo ἐκλείχειν "leccare" o, sempre dal greco, ἐλατήριον "lassativo".
Gianfilippo Ingrassia nelle sue "Constitutiones" del 1564 prescriveva che le botteghe farmaceutiche dovessero conservare quattordici tipi di elettuari confortativi, diciotto tipi di purganti e alcuni elettuari a base di oppio.
Dianthos - Composto a base di Dianthus carthusianorum, il cosiddetto fiore di Giove (Dianthos viene dalla crasi dei termini greci "Diòs", che significa Dio, e "Anthos", fiore);
Catholicon Nicolai - L'epiteto di "cattolico" (dal greco: καθολικός, katholikòs, cioè "universale") era dovuto alla diffusa credenza che fosse un rimedio valido per ogni disturbo.
Confectio medicaminis quod scripsit Hamech - La cosiddetta confezione di Hamech, a base di Colocinto, era nota anche come diacatholicon per evidenziarne le potenzialità universali;
Methridatum - Il cosiddetto mitridato era un elettuario a formulazione complessa, utilizzato con funzione disintossicante e confortativa;
Theriaca - La teriaca (o electuarium theriacale) è stato un celeberrimo elettuario, diffuso nelle farmacopee di tutta Europa. Composto da moltissimi ingredienti, veniva usato come antidoto contro il morso dei serpenti e come rimedio per svariate malattie.
Corrado Dollo, Fra tradizione e innovazione. L'insegnamento messinese della medicina e delle scienze nei secoli XVI e XVII in Annali di Storia delle Università italiane, Volume 2, CLUEB, 1998
Maria Lucia De Nicolò, Homo Viator, la medicina del viaggio nel Rinascimento, GF Divisione Edizioni Scientifiche, Roma, 1999
Daniela Santoro, Lo speziale siciliano tra continuità e innovazione: capitoli e costituzioni dal XIV al XVI secolo in Mediterranea. Ricerche storiche n. 8, dicembre 2006, (pp. 465-484)