Sant'Eluterio e Sant'Anzia | |
---|---|
Martirio di Eleuterio dal Menologio di Basilio II | |
Martiri | |
Nascita | Roma, I secolo |
Morte | Roma, tra il 117 e il 120 |
Venerato da | Tutte le Chiese che ammettono il culto dei santi |
Ricorrenza | 18 aprile |
Eleuterio (o Eleftherios, in greco antico: Ἐλευθέριος?, in albanese Shën Lefter; Roma, I secolo – Roma, tra il 117 e il 120) e Anzia (Roma, I secolo – Roma, tra il 117 e il 120) sono stati due martiri cristiani, venerati come santi.
Eleuterio o Eleutherios (in greco, Ἐλευθέριος; in albanese, Shën Lefter) nacque a Roma, fu vescovo dell'Illiricum e di Eca in Puglia, mentre sembra da escludere che fosse vescovo di Messina[1][2][3]. Visse a Valona, nell'attuale Albania, prima di essere riportato a Roma, dove fu martirizzato con sua madre, Anzia (in greco, Ἀνθία; in albanese, Shën Anthi), assieme ad altri undici loro compagni, tra il 117 e il 120 d. C., durante le persecuzioni anticristiane sotto l'impero di Adriano.[4]
La loro venerazione è particolarmente sentita in Albania[4], mentre in Italia la loro memoria è conservata in vari siti, tra cui la cattedrale di Rieti[3] e la concattedrale di Troia.[5]