Eli Broad

Broad nel 2008

Eli Broad (Detroit, 6 giugno 1933Los Angeles, 30 aprile 2021) è stato un imprenditore e filantropo statunitense, miliardario e particolarmente noto per aver creato KB Home (originariamente Kaufman & Broad) nel settore immobiliare e SunAmerica (acquisita da AIG nel 1998) nel settore assicurativo.

Nel giugno 2019, la rivista Forbes lo ha classificato come la 233esima persona più ricca del mondo,[1] e la 78esima più ricca negli Stati Uniti con un patrimonio netto stimato in 6,8 miliardi di dollari.[2]

Eli Broad era anche noto per il suo impegno filantropico nei confronti dell'istruzione pubblica, della ricerca scientifica e medica e delle arti.[3] Fondò la Broad Art Foundation e suoi erano il Broad Contemporary Art Museum, aperto nel 2008, l'Eli & Edythe Broad Art Museum aperto nel 2012 e The Broad, inaugurato nel 2015. La collezione di arte americana moderna e contemporanea di Eli Broad e di sua moglie Edythe, quasi 2000 opere,[4] è esposta al The Broad, situato a Los Angeles. Dal 2001 era membro dell'American Academy of Arts and Sciences.[5].

Broad nacque nel giugno 1933 nel Bronx, a New York, figlio di Rebecca (Jacobson) e Leo Broad,[6][7] immigrati ebrei lituani che si incontrarono proprio a New York.[8][9] Suo padre lavorava come imbianchino e sua madre come sarta.[8] La sua famiglia si trasferì a Detroit, nel Michigan, quando lui aveva sei anni.[8][9] A Detroit, suo padre era un organizzatore sindacale e possedeva negozi in cui vendeva prodotti a basso prezzo.[10] Broad frequentò le scuole pubbliche di Detroit e si diplomò alla Detroit Central High School nel 1951.[8][9]

Broad frequentò quindi la Michigan State University, laureandosi in economia con lode nel 1954. Tra i lavori che Broad svolse al college c'erano la vendita di scarpe da donna, la vendita di tritarifiuti porta a porta e il lavoro come operatore di trapano presso Packard Motor, dove era membro della United Auto Workers.[8] Lo stesso anno, Broad, 21 anni, sposò la diciottenne Edythe "Edye" Lawson.[8]

Broad diventò il più giovane residente del Michigan a ottenere le credenziali di Certified Public Accountant (CPA), un record che ha mantenuto fino al 2010. Broad lavorò poi come contabile per due anni e insegnò corsi serali al Detroit Institute of Technology come assistente professore di contabilità nel 1956.[8] Volendo lavorare per conto proprio, fondò una società di contabilità e gli fu offerto uno spazio ufficio dal marito del cugino di sua moglie, Donald Bruce Kaufman, in cambio della contabilità per la piccola edilizia residenziale di Kaufman e attività di subappalto.[9]

Kaufman & Broad

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Fare la contabilità per la piccola impresa di Kaufman portò Broad a decidere di dedicarsi anche lui all'edilizia domestica. Nel 1956, Broad e Kaufman decisero così di costruire case insieme.[9] Prendendo in prestito 12.500 dollari dai genitori di sua moglie, Broad investì metà del capitale nella loro prima impresa in comune, costruendo due case modello nella periferia nord-orientale di Detroit[9] dove si stava riversando una nuova generazione di acquirenti di prime case. Semplificando il processo di costruzione ed eliminando i seminterrati e offrendo invece un posto auto coperto, offrirono case ad un prezzo tale per cui il mutuo mensile sarebbe stato inferiore all’affitto di un appartamento con due camere da letto. Kaufman e Broad chiamarono questo modello "Vincitore del premio".[9][10] Dopo un fine settimana, diciassette case furono vendute e nel giro di due anni Kaufman e Broad avevano costruito 600 case nella periferia di Detroit.[9] Nel 1960, temendo che l'economia di Detroit fosse troppo dipendente dal settore automobilistico, si trasferirono a Phoenix, in Arizona.[9] Nel 1961, Kaufman e Broad Home Corporation (ora KB Home) si quotarono in Borsa.[11] Nel 1963 Broad trasferì l'azienda a Los Angeles. Poco dopo, Kaufman si ritirò e lui e sua moglie Glorya Kaufman divennero noti filantropi.[9] Nel 1969, KB Home fu il primo costruttore di case quotato alla Borsa di New York.[11] Nel 1974, Broad si dimise dalla carica di CEO.[9]

Nel 1971, Broad acquisì la Sun Life Insurance Company of America, una compagnia assicurativa a conduzione familiare fondata a Baltimora nel 1890, per 52 milioni di dollari.[12] Broad trasformò Sun Life in una società specializzata nel risparmio pensionistico, la chiamò SunAmerica e la quotò in Borsa nel 1989, tenendo per sé una quota rimanente del 42%. Nel 1998, vendette SunAmerica all'American International Group (AIG) per 17,8 miliardi di dollari dopo tre settimane di trattative.[13] Broad continuò a ricoprire la carica di CEO di SunAmerica fino al 1999, quando lasciò per dedicarsi a tempo pieno alla filantropia.

  1. ^ (EN) Eli Broad, in Forbes. URL consultato il 25 giugno 2019.
  2. ^ (EN) Forbes 400 2018, in Forbes. URL consultato il 25 giugno 2019.
  3. ^ (EN) Eli and Edythe Broad, in The Broad. URL consultato il 17 aprile 2019.
  4. ^ Autori vari, California, EDT, p. 21.
  5. ^ (EN) Book of Members (PDF), su amacad.org. URL consultato il 19 settembre 2018.
  6. ^ (EN) William Grimes, Eli Broad, Who Helped Reshape Los Angeles, Dies at 87, in The New York Times, 1º maggio 2021. URL consultato il 1° maggio 2021.
  7. ^ (EN) Harry Schneiderman e Itzhak J. Carmin, Who's who in World Jewry, 1987, ISBN 9780961827205.
  8. ^ a b c d e f g (EN) Eli Broad, The Art of Being Unreasonable, Wiley, 2012, ISBN 978-1118173213.
  9. ^ a b c d e f g h i j k (EN) Ed Leibowitz, 6, in Committee of One, Los Angeles (magazine), vol. 48, giugno 2003, p. 52.
  10. ^ a b (EN) Connie Bruck, The Art of the Billionaire, in The New Yorker, 10 dicembre 2010. URL consultato l'11 luglio 2020.
  11. ^ a b (EN) KB Home (KBH), in Reuters.
  12. ^ (EN) About Us, in The Eli and Edythe Broad Foundation. URL consultato l'8 agosto 2017.
  13. ^ (EN) Walter Hamilton, AIG to Buy SunAmerica: Insurance Giant Makes $16.5-Billion Deal for Annuity Marketer, in Los Angeles Times, 21 agosto 1998.
  • Deyan Sudjic, Architettura e potere: Come i ricchi e i potenti hanno dato forma al mondo, Giuseppe Laterza & Figli, 2012.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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  • (EN) The Broad, su thebroad.org. URL consultato il 25 settembre 2018.
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