È un nome originario della penisola iberica, dall'origine dibattuta. Secondo la maggioranza delle fonti, sarebbe la forma spagnola di un nome germanico, in particolare visigoto, di incerta identificazione[1][5][6][8][9][10][12]. Potrebbe essere ricondotto a un nome che appare nei documenti più antichi come Geloyra, Gelovira, Gelvira e Jelvira (perdendo poi la G iniziale per un processo comune in spagnolo; si pensi a enero, "gennaio", o enebro, "ginepro")[6]: esso potrebbe essere formato da gails ("lancia", "giavellotto") o gail ("allegro", postulato da gajlan, "rallegrarsi") e wêrs ("amica" o "amichevole") o wars ("prudente"), con possibili interpretazioni quali "amica della lancia"[2][3][4][6][13], "lancia soccorritrice"[5] o "amica allegra"[2], "allegra e amichevole"[6].
Alternativamente la forma originale potrebbe essere Allovera, un composto di al ("tutto") e wer (un misto di varie radici, fra cui "vero")[8][11], una combinazione però non attestata nei paesi germanici[9]; altre fonti vi identificano il termine germanico alf ("elfo")[14], oppure i termini athal ("nobile") e wira ("guardiano")[7], o ancora lo considerano un derivato di Albreda, una forma medievale di Alfreda[9].
Interpretazioni minoritarie ipotizzano una derivazione semitica: alcune lo vogliono di origine araba[15], col significato di "la bianca"[14][15], altre di origine ebraica, da Elbirah, "tempio di Dio"[2]. Va inoltre notato che Elvira, o Illiberis, era un antico toponimo della città di Granada (un adattamento spagnolo dell'arabo Ilbirah[16]), al quale potrebbe essere dovuto l'uso spagnolo iniziale del nome[2][7].
19 agosto, beata Elvira della Natività di Nostra Signora Torrentallé Paraire, religiosa e martire assieme ad altre compagne a Balsareny[17][20]
Varie fonti riportano inoltre una sant'Elvira in data 27 gennaio; tale figura non appare però in alcun martirologio né nelle collezioni di santi dei bollandisti, e si tratta verosimilmente di un'invenzione[6].
Elvira Almiraghi è la protagonista femminile del film del 1959Il vedovo, diretto da Dino Risi. Si può notare che il nome Elvira in quel caso è l'anagramma - forse casuale - del cognome di Franca Valeri, l'attrice che l'interpretava.