In informatica con il termine Embedded Linux ci si riferisce a quell'insieme di distribuzioni Linux concepite per essere utilizzate su sistemi embedded, cioè integrati. Le caratteristiche principali di tali sistemi impongono dei vincoli molto severi al sistema operativo in termini di memoria flash occupata, memoria centrale necessaria, tempi di avvio brevi. GNU/Linux è un sistema operativo "general purpose", realizzato per essere impiegato principalmente su sistemi desktop e server con criteri che lo rendessero adattabile a diversi contesti e portabile verso il maggior numero di architetture possibili. L'elevata portabilità, unita alla licenza GPL hanno fatto crescere l'interesse intorno a questo sistema operativo anche nell'ambito del mercato dei sistemi embedded.
Sicuramente il fatto che GNU/Linux dipenda da un file system comporta una limitazione dal punto di vista embedded e determina l'impossibilità di raggiungere dimensioni inferiori a circa un megabyte. Ma c'è da dire che i sistemi embedded moderni hanno in genere maggiori quantità di memoria di massa. Un altro aspetto inusuale per un sistema embedded è la presenza di strumenti di interazione con l'utente ad alto livello. Generalmente un utente non ha la necessità di interagire con il sistema, se non per accenderlo.
Ad ogni modo è possibile, come già detto, riuscire ad ottenere un sistema GNU/Linux completamente funzionante di dimensioni pari a circa un megabyte, filesystem incluso, eliminando tutte le parti superflue e non strettamente necessarie e avvalendosi di strumenti sviluppati proprio con l'obiettivo di soddisfare i requisiti tipici dei sistemi embedded che vadano a rimpiazzare i più esigenti strumenti standard. La seguente lista comprende distribuzioni, commerciali e non, orientate ai sistemi embedded:
Distribuzioni utilizzabili come software libero:
Distribuzioni proprietarie o non completamente libere: