Encephalartos delucanus | |
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Stato di conservazione | |
In pericolo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Superdivisione | Spermatophyta |
Divisione | Cycadophyta |
Classe | Cycadopsida |
Ordine | Cycadales |
Famiglia | Zamiaceae |
Genere | Encephalartos |
Specie | E. delucanus |
Nomenclatura binomiale | |
Encephalartos delucanus Malaisse, Sclavo & Crosiers, 1992 |
Encephalartos delucanus Malaisse, Sclavo & Crosiers, 1992 è una pianta appartenente alla famiglia delle Zamiaceae, endemica della Tanzania.
L'epiteto specifico è un omaggio al botanico italiano Paolo De Luca, direttore dell'Orto botanico di Napoli.
È una pianta acaule, con un fusto alto 12 cm e con 10–20 cm di diametro, ricoperto da catafilli lanceolati densamente tomentosi.[2]
Le foglie sono lunghe 50–65 cm e sono composte da 25-35 paia di foglioline di consistenza coriacea disposte sul rachide in modo alternato, ridotte a spine verso la base del picciolo, tomentosa sul lato dorsale e glabra su quello ventrale.
È una specie dioica, di cui sono stati descritti solo esemplari maschili. Essi possiedono 1 o raramente 2 coni cilindrici, lunghi 10–20 cm e larghi 2–3 cm, di colore verde.
Questa pianta è endemica nella regione di Rukwa, nell'ovest della Tanzania. Le popolazioni si trovano nelle vicinanze di Mpanda, nei pressi dei monti Kasima e Sitebi e sulle colline Lugala. Si trovano anche a sud del fiume Ugalla.[1]
Cresce in habitat di savana montana ai margini di boschi di miombo, ad altitudini comprese tra 1200 e 1950 m.
La IUCN Red List classifica E. delucanus come specie in pericolo di estinzione (Endangered)[1].
La specie è inserita nell'Appendice I della Convention on International Trade of Endangered Species (CITES)[3]