Figlio unico di Gennaro e Rosa Massaruti, entrambi di origini napoletane, si iscrisse al Liceo classico Umberto I di Roma, dove conobbe Enrico Fermi, con cui rimarrà in amicizia fino alla prematura scomparsa di quest'ultimo. Entrambi, sotto la guida del loro comune insegnante di fisicaFilippo Eredia, svilupparono la passione per le scienze esatte e naturali.[2]
In amicizia anche con Edoardo Amaldi, Franco Rasetti ed Emilio Segrè, dopo il diploma Fermi entrò alla Normale di Pisa mentre Persico si iscrisse all'Università di Roma. Durante questi anni universitari, i due intrattennero una fitta corrispondenza epistolare su numerosi aspetti e diverse questioni della fisica, molto importante dal punto di vista storico ed ora conservata presso la Domus Galileiana di Pisa.[3] Persico si laureò nel 1921 sotto la guida di Orso Mario Corbino, di cui divenne subito dopo assistente all'Istituto di Fisica, rimanendovi fino al 1927. Nel 1924 aveva conseguito la libera docenza in fisica sperimentale e l'anno successivo passò alcuni anni in Inghilterra, dove conobbe Arthur Eddington e Paul Dirac.
Scoraggiato dalle rovine lasciate dal conflitto, decise, nel 1947 di trasferirsi all'Istituto di Fisica di Laval in Québec, alla cattedra lasciata dal suo amico Franco Rasetti (trasferitosi negli USA), dove rimase fino al 1950. Qui diresse l'Istituto di Fisica e compì prevalentemente ricerche spettroscopiche. L'anno successivo, però, rientrò in Italia, all'Università di Roma, dove ricoprì le cattedre di Fisica Superiore, di Fisica Matematica (con assistente Tino Zeuli) e di Fisica Teorica.[4]
A Roma, si dedicò soprattutto alla nuova fisica delle particelle e le macchine acceleratrici, alcune delle quali in costruzione presso l'INFN curandone gli aspetti sia teorici (dal punto di vista didattico, tenendo i primi corsi sull'argomento) che tecnico-sperimentali. Alla Scuola di perfezionamento in fisica nucleare istituita dall'INFN, in cui insegnerà dal 1954 in poi, si formeranno numerosi futuri fisici sperimentali che svolgeranno un ruolo fondamentale nella fisica delle alte energie. Si occupò anche di fisica dei plasmi e di fisica dei reattori nucleari.
Tuttavia, non tralasciò mai la cura della didattica universitaria della fisica e delle scienze, scrivendo degli apprezzati testi universitari e divulgativi.
Tullio Levi-Civita, Lezioni di calcolo differenziale assoluto, raccolte e compilate dal Dott. Enrico Persico, Roma, Alberto Stock Editore, 1925.
Istituzioni di matematica ad uso dei chimici e dei naturalisti, Roma, Dispense della R. Università di Roma, 1925.
Tullio Levi-Civita, Fondamenti della meccanica relativistica, redatti dal Prof. Enrico Persico, Bologna, Nicola Zanichelli Editore, 1928.
Lezioni di meccanica razionale, redatte ad uso degli studenti nell'anno accademico 1927-28, Firenze, Litografia A. Cappelli, 1928 (più volte stampate).
Lezioni di meccanica ondulatoria, redatte da Bruno Rossi e Giulio Racah, Firenze, Tip. G. Filippini, 1929 (Padova, CEDAM, 1930, 1935).
Elementi di fisica e chimica, per le scuole di avviamento al lavoro, Bologna, Nicola Zanichelli Editore, 1931 (con successive edizioni).
Ottica, fa parte del Trattato Generale di Fisica a cura del CNR, Volume N. 3, Milano, Vallardi, 1932 (con successive ristampate anastatiche edite da Zanichelli).
Fisica, ad uso degli istituti magistrali, Bologna, Nicola Zanichelli Editore, 1932 (con successive edizioni).
Lezioni di meccanica razionale, redatte per uso degli studenti nell'anno accademico 1933-34, Torino, Lito-tipografia Felice Gili, 1933.
^Cfr. G. Battimelli, M. De Maria, G. Paoloni, L'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Storia di una comunità di ricerca, Editori Laterza, Roma-Bari, 2002, pp. 49-53.
^Le notizie biografiche qui riportate sono tratte da Giovanni Battimelli, "Persico Enrico", Dizionario Biografico degli Italiani, Volume 82, Anno 2015.
^Molte di queste lettere si trovano anche in Emilio Segrè, Enrico Fermi, fisico. Una biografia scientifica, Bologna, Zanichelli, 1971.
^Traduzione inglese: Fundamentals of Quantum Mechanics, New York, 1950. Questo trattato rappresentò essenzialmente il primo manuale italiano di meccanica quantistica adoperato, per parecchi decenni, quale libro di testo per i corsi di fisica teorica e di istituzioni di fisica teorica delle università italiane.
^ L. Giacardi, Enrico Persico e il Centro di Studi Metodologici, in Il valore della Fisica. Enrico Persico nella cultura italiana del Novecento, a cura di V. Barone e G. Battimelli, Quaderni dell'Accademia delle Scienze di Torino, n. 37, 2020, p. 37.
Mario Verde, "Enrico Persico, cenni commemorativi", in Atti dell'Accademia delle Scienze di Torino. Classe di scienze fisiche, matematiche e naturali, Vol. 105, Anni 1970-71, pp. 313-323.
Vittorio De Alfaro, "Enrico Persico", in: C.S. Roero (a cura di), La Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali di Torino: 1848-1998, Vol. I: Ricerca, Insegnamenti, Collezioni Scientifiche, Vol. II: I Docenti, Deputazione Subalpina per la Storia Patria, Torino, 1999, Vol. II, pp. 295-302.
Edoardo Amaldi, Da via Panisperna all'America. I fisici italiani e la seconda guerra mondiale, a cura di Giovanni Battimelli e Michelangelo De Maria, Roma, Editori Riuniti, 1997.
Giovanni Battimelli, Michelangelo De Maria, Giovanni Paoloni, L'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Storia di una comunità di ricerca, Editori Laterza, Roma-Bari, 2002.
Giovanni Battimelli, Michelangelo De Maria, Giovanni Paoloni (a cura di), L'archivio di Enrico Persico. La corrispondenza, Roma, Facoltà di Scienze MM.FF.NN. dell'Università di Roma "La Sapienza", 1990.
Lanfranco Belloni, Da Fermi a Rubbia. Storia e politica di un successo mondiale della scienza italiana, Milano, Rizzoli, 1988.
Vito Lozupone, Fusione, neutroni lenti... amore. In memoria di Enrico Persico, Roma, A. Armando Editore, 2015. ISBN 978-88-667-7958-2
Alessandra Arachi, Coriandoli nel deserto, Feltrinelli, Milano, 2012. ISBN 978-88-070-1897-8