Ergy Landau, nata Erzsébet Erzsi Landau, (Budapest, 19 giugno 1896 – Parigi, 6 giugno 1967) è stata una fotografa francese di origini ungheresi.
Si ha notizia che Landau si formò fotograficamente presso lo studio di Olga Máté a Budapest nel 1918, quindi studiò a Vienna con Franz Xaver Setzer ed infine a Berlino con Rudolf Dührkoop nel 1919. Nel 1921 espose per la prima volta le sue opere a Budapest[1].
In questo periodo seguì la tradizione del pittorialismo e strinse amicizia con László Moholy-Nagy, di cui farà il ritratto, e con sua moglie Lucia Moholy[2].
Nel 1922, a causa della svolta autoritaria di Miklós Horthy, dopo il rovesciamento del governo di Béla Kun, decise di emigrare a Parigi dove aprì il proprio studio fotografico nel 1923. Fu qui che cambiò il proprio nome da Erzsi a Ergy, vivendo soprattutto come ritrattista. Famosi saranno i suoi ritratti, tra gli altri, di Antoine Bourdelle, Thomas Mann, Elsa Triolet, Paul Valéry[2].
Ha lavorato con una Rolleiflex ed il suo primo periodo è stato influenzato dal pittorialismo prima di incontrare le nuove tenedenze della Neues Sehen. Le fotografie pubblicitarie e le sue immagini della città, realizzate per lo più negli anni Venti le procurarono un grande successo, così come i suoi nudi femminili con luci nitide, dotati di plasticità, che apparivano regolarmente su varie riviste. Si era inoltre specializzata in foto di bambini[1].
In merito al nudo femminile le sue immagini avevano variegate possibilità: dai teneri e soffusi nudi della famosa modella ucraina Assia Granatouroff, musa di molti pittori e fotografi, a quelli sensuali con vari ed elaborati effetti di luce oppure quelli realizzati all'aperto presso fiumi, boschi o ambienti quotidiani. Culto del corpo e naturismo che in quell'epoca erano in voga[3].
Ebbe come assistenti le connazionali Nora Dumas dal 1929 e nel 1932 Ylla.
Nel 1930 prese parte alla mostra internazionale collettiva Das Lichtbild a Monaco di Baviera con Florence Henri, René Zuber, Germaine Krull, Nora Dumas e François Kollar[4].
Charles Rado fondò nel 1933, assieme ad alcuni rifugiati ungheresi l'agenzia di stampa fotografica Rapho, tra cui Dumas, Landau, Ylla e Brassaï. Fu chiusa durante la seconda guerra mondiale ma riaperta subito dopo[5], cui aderirono anche giovani fotografi come Robert Doisneau Willy Ronis, Sabine Weiss[2]. La riapertura fu grazie soprattutto a Raymond Grosset (1911-2000) che ha diretto l'agenzia dal 1946 al 1997.
Nel 1954 decise di fare un viaggio in Cina e Mongolia insieme allo scrittore Pierre Gascar che pubblicherà in volume a Losanna[3].
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