Esacloruro di uranio | |
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Nome IUPAC | |
Esacloruro di uranio | |
Nomi alternativi | |
Cloruro di uranio(VI) | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | UCl6 |
Massa molecolare (u) | 450,75 |
Aspetto | solido verde scuro |
Numero CAS | |
Proprietà chimico-fisiche | |
Densità (g/cm3, in c.s.) | 3,60 |
Solubilità in acqua | reagisce |
Temperatura di fusione | 177 (450 K) (decomposizione) |
Indicazioni di sicurezza | |
Simboli di rischio chimico | |
Frasi H | 330, 300, 373, 411 |
Frasi S | 20/21, 45, 61 |
L'esacloruro di uranio o cloruro di uranio(VI) è il composto inorganico con formula UCl6, dove l'uranio ha numero di ossidazione +6. È un solido cristallino verde scuro, instabile e fortemente igroscopico.
UCl6 fu ottenuto per la prima volta nel 1943 da Carter, Jenkins e altri tramite la reazione di disproporzione di UCl5.[1]
UCl6 è un composto molecolare, isostrutturale con UF6. La molecola UCl6 ha geometria ottaedrica, con distanze uranio–cloro di 242 pm.[2]
UCl6 allo stato cristallino ha struttura esagonale, gruppo spaziale P3m1 con costanti di reticolo a = 10,95 e c = 6,016 Å. Nella cella primitiva sono contenute 3 unità di formula UCl6.[3]
UCl6 si può preparare in vari modi. Da UCl4 si può effettuare una clorurazione con SbCl5; da UCl5 si può sfruttare la reazione di disproporzione:
UCl6 può essere quindi purificato per sublimazione.[4]
In laboratorio si può condensare BCl3 su UF6 a -196 °C lasciando quindi riscaldare lentamente il recipiente.[5]
UCl6 è un composto molto sensibile all'umidità. Il solido fonde a 177 °C, ma al di sopra dei 120 °C inizia già a rilasciare cloro. È solubile in tetracloruro di carbonio e cloroformio, mentre è insolubile in benzene. Reagisce violentemente con l'acqua formando soluzioni contenenti cloruro di uranile, UO2Cl2; con fluoruro di idrogeno reagisce formando UF5:[6]
Il composto non è disponibile in commercio. Data la sua instabilità è improbabile incontrarlo al di fuori di laboratori molto specialistici. Il composto non è classificato esplicitamente nella Direttiva 67/548/CE, ma come composto dell'uranio va considerato molto tossico e pericoloso per l'ambiente, nonché radioattivo.[7]