Eudibamus | |
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Illustrazione paleoartistica di un esemplare di Eudibamus cursoris | |
Stato di conservazione | |
Fossile | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Reptilia |
Ordine | Procolophonomorpha |
Famiglia | Bolosauridae |
Genere | Eudibamus |
Specie | E. cursoris |
Eudibamus è un genere estinto di rettili bolosauridi bipedi scoperto nello Stato libero di Turingia, nella Germania centrale.[1] Era di dimensioni molto piccole, raggiungendo solo 25-26 cm di lunghezza.[2]
Eudibamus è noto solo dall'olotipo MNG 8852, uno scheletro articolato e quasi completo, comprendente il cranio e il postcranio. È stato raccolto nella parte più alta della Formazione di Tambach, risalente allo stadio Artinskiano del Cisuraliano superiore (o alternativamente al Rotliegend superiore), circa 284–279,5 milioni di anni fa. È stato trovato nell'unità formativa più bassa del gruppo o serie del Rotliegend superiore della Cava Bromacker, nella parte centrale della Foresta di Turingia, vicino al villaggio di Tambach-Dietharz. Eudibamus è ritenuto il primo vertebrato caratterizzato da bipedalismo.[1]
Il nome Eudibamus è stato dato da David S. Berman, Robert R. Reisz, Diane Scott, Amy C. Henrici, Stuart S. Sumida e Thomas Martens nel 2000 e la specie tipo è Eudibamus cursoris. Il nome generico significa "tipicamente bipede" (dal greco eu-di-bāmos, basato su bainō, "andare"). Il nome specifico deriva invece dal dal latino cursor, "corridore".[1]