Expo 1992 Esposizione specializzata | |||||||
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Stato | Italia | ||||||
Città | Genova | ||||||
Tema | Cristoforo Colombo - La Nave e il Mare | ||||||
Periodo | dal 15 maggio al 15 agosto | ||||||
Partecipanti | 54 Paesi | ||||||
Visitatori | 1,7[1] milioni | ||||||
Area | 6 ha | ||||||
Riconoscimento | 4 dicembre 1987 | ||||||
Cronologia | |||||||
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L'Esposizione internazionale specializzata Genova '92 - Colombo '92 (in francese Exposition Internationale spécialisée Genoa '92 Colombo '92; in inglese International Exhibition Genoa '92 Colombo '92) o più informalmente Expo 1992, si tenne a Genova in Italia dal 15 maggio al 15 agosto 1992, col tema Cristoforo Colombo - La nave e il mare. L'occasione per l'organizzazione della Expo fu il cinquecentenario del primo viaggio di Cristoforo Colombo. Per via dei temi a cui era dedicata le manifestazioni legate all'esposizione furono anche chiamate Colombiadi.
Nello stesso anno fu organizzata a Siviglia in Spagna un'altra esposizione, che però era organizzata secondo i canoni dell'esposizione universale.
Alberto Bemporad[2] fu il commissario generale del governo italiano per l'Expo, affiancato da Federico Marzinot.[3]
L'Esposizione internazionale di Genova '92 si svolse al Porto Antico e permise l'intero restyling della zona, su disegno dell'architetto Renzo Piano, oltre che di parte del retrostante centro storico.
In particolare il sito espositivo venne suddiviso in quattro zone:
In occasione della manifestazione venne anche inaugurata la terza stazione della metropolitana cittadina, quella di Principe, posta nelle vicinanze dell'omonima stazione ferroviaria.
Parteciparono all'evento 54 Paesi in forma ufficiale e 3 in forma non ufficiale.
Ospite d'onore fu il governo della Bahamas, nazione in cui sbarcò per la prima volta nelle Americhe Cristoforo Colombo, sull'isola di San Salvador (Guanahani) il 12 ottobre 1492. Nel padiglione bahamense, allestito dall'architetto Alessandro Ubertazzi, furono esposte le sculture di Sebastian Matta "obelisco", Bruno Elisei "delfino", in omaggio al grande navigatore genovese.[4].
Paesi partecipanti | |||
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Asia | |||
Cina | Corea del Sud | Giappone | Israele |
Africa | |||
Camerun | Egitto | Marocco | Senegal |
Tunisia | |||
Europa | |||
Bulgaria | CSI | Croazia | Francia |
Germania | Grecia | Ungheria | Città del Vaticano |
Danimarca | Francia | Italia | Monaco |
Ordine di Malta | Polonia | Portogallo | Regno Unito |
Romania | Spagna | Svizzera | |
Americhe | |||
Argentina | Bahamas | Bolivia | Brasile |
Cile | Colombia | Costa Rica | Cuba |
Rep. Dominicana | Ecuador | El Salvador | Guatemala |
Haiti | Honduras | Messico | Nicaragua |
Panama | Paraguay | Perù | Uruguay |
Stati Uniti | Venezuela | ||
Oceania | |||
Stati/Regioni/Città | |||
Organizzazioni | |||
CEE | Croce Rossa Internazionale | Croce Rossa Italiana | IILA |
Nazioni Unite | |||
Aziende | |||
Inizialmente venne annunciato che l'Expo aveva attirato circa 1.700.000 visitatori contro i 3.000.000 previsti,[1][5] ma il conteggio venne successivamente rivisto e nell'autunno 1992 si scoprì che i visitatori reali erano stati molto inferiori a quanto annunciato in un primo momento, soltanto circa 800.000, e che l'Ente Colombo, incaricato della manifestazione e presieduto dal sindaco di Genova Romano Merlo, aveva incassato solamente 13 miliardi di lire contro i 45 miliardi previsti. Le false notizie circolate ed il successo della manifestazione inferiore a quanto sperato causarono numerose polemiche, che portarono alle dimissioni di Merlo,[5] cui subentrò il vicesindaco Claudio Burlando.
Le Colombiadi e il progetto di Renzo Piano sono state il volano per il recupero totale del Porto antico di Genova. Dopo un periodo di semiabbandono,[6] il lavoro è poi continuato negli anni seguenti:
In zona è stato anche fondato il Museo del mare Galata, diventato anch'esso un'importante attrazione turistica. È stata poi recuperata parte della zona portuale a fini abitativi (Marina Porto Antico).