Fasinumab | |
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Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C6406H9896N1700O2026S46 |
Massa molecolare (u) | 144 618,27 |
Numero CAS | |
DrugBank | DBDB12157 |
Dati farmacocinetici | |
Legame proteico | con il nerve growth factor (NGF) |
Indicazioni di sicurezza | |
Il fasinumab è un anticorpo monoclonale umano di classe IgG1k mirato contro il fattore di crescita dei nervi. Attualmente è oggetto di studio per il trattamento del dolore osteoarticolare[1] e ha dimostrato un sollievo dal dolore significativamente maggiore e un miglioramento funzionale rispetto alla terapia standard (ad esempio FANS e/o oppioidi) in questa popolazione di pazienti.[2]
Il NGF è stato scoperto per la prima volta negli anni '50[3] ed è stato il primo fattore neurotrofico ad essere identificato e caratterizzato biochimicamente.[4] Da allora è stato riconosciuto per il suo ruolo nella trasduzione del segnale nocicettivo ed è quindi diventato un obiettivo interessante nel trattamento delle condizioni di dolore cronico.[5]
Durante lo sviluppo embrionale, il fattore di crescita dei nervi si lega al recettore tirosin-chinasi A della tropomiosina (TrkA) e al recettore neurotrofico p75 a bassa affinità (NTR) presenti sulla superficie delle cellule neuronali in sviluppo, attivando vie di segnalazione coinvolte nella crescita e nella sopravvivenza neuronale.[3] Nell'adulto, il ruolo primario del fattore di crescita dei nervi si sposta verso l'influenza sulla trasduzione del segnale nocicettivo, attraverso il rilascio di mediatori infiammatori e la regolazione dei canali ionici o dei recettori.[4][3]
Fasinumab è un anticorpo monoclonale umano di classe IgG1k mirato contro il fattore di crescita dei nervi,[1] interrompendo le vie di segnalazione del dolore e alleviando così il dolore e migliorando la funzionalità nei pazienti affetti da condizioni di dolore cronico.[5]