Fatima bint Hamad al-Fudayliyya, nota anche con lo pseudonimo di Shaykha (Sapiente) (in arabo ﻓﺎﻃﻤـة ﺑﻨﺖ ﺣﺎﻣﺪ ﺍﻟﻔﻀﻴﻠﻴـة?; ... – La Mecca, 1831), è stata una rinomata tradizionista di scuola hanafita nell'Arabia sotto dominazione ottomana.
Fāṭima bint Ḥāmad al-Fuḍayliyya, nota anche come al-Shaykha al-Fuḍayliyya è stata una apprezzata studiosa musulmana di ḥadīth[1][2] e una giurista.[3] È considerata una delle ultime grandi muhadditha.[4]
Fāṭima bt. Ḥāmad al-Fuḍayliyya nacque verso la fine del XII secolo islamico, e subito eccelse nell'arte della calligrafia e delle scienze islamiche. Era particolarmente interessata tuttavia alla conoscenza dei ḥadīth, tanto da approfondire sempre più le sue conoscenze circa quel vastissimo argomento e da ricevere numerosi diplomi che attestavano le sue crescenti competenze in materia, che le consentirono di guardagnarsi una vasta fama di importante muhadditha.
Fu anche una riconosciuta esperta di usul, di fiqh e di tafsir.[3] A Mecca le sue lezioni erano frequentate da un gran numero di studenti di tradizioni islamiche, che ottenevano da lei, al termine dei corsi, appositi attestati e certificati.
Tra essi si ricordano in particolare ʿUmar al-Ḥanafī e Muḥammad Ṣāliḥ.[2] Quanti studiavano sotto la sua guida ne esaltavano la pietà, il senso di giustizia e la sua pratica ascetica (zuhd). Era anche grandemente apprezzata per le sue qualità di calligrafa.[3]
Verso la fine della sua vita si trasferì alla Mecca, dove creò una ricca Biblioteca pubblica e dove morì nel 1831/1247 E..[2]