Fauna and Flora International | |
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Abbreviazione | FFI |
Tipo | Organizzazione non governativa |
Fondazione | 1903 |
Scopo | Conservare le specie e gli ecosistemi minacciati in tutto il mondo[1] |
Sede centrale | Cambridge |
Area di azione | Mondo |
Presidente | Laurentien Brinkhorst |
Sito web | |
La Fauna and Flora International (abbreviata con l'acronimo FFI) è la più antica organizzazione attiva nella conservazione della fauna selvatica, fondata nel 1903 in Regno Unito.[2]
Fauna & Flora International fu istituita a Londra nel 1903, come Società per la Preservazione della Fauna Selvatica dell'Impero (SPWFE).[3] Una figura chiave per la sua fondazione fu Edward Buxton e aveva l'obiettivo di preservare i grandi gruppi di mammiferi dell'Africa meridionale, minacciati dall'invasione degli habitat delle riserve naturali.[3] Tali preoccupazioni erano condivise dagli stessi cacciatori coloniali, che temevano l'estinzione delle diverse specie a causa della caccia eccessiva.[4] Inoltre, i ricchi industriali americani guardavano con fascino alla caccia per fini sportivi, mentre alcuni europei vedevano i paesaggi africani come dei "paradisi terrestri" bisognosi di protezione.[4]
Per tali scopi, la SPWFE fece pressione all'Ufficio Coloniale Britannico fino al 1914, richiedendo di proteggere le aree naturali, controllare il commercio dell'avorio e di modificare la politica di sterminio della fauna per contrastare le mosche tse-tse.[3] Poiché insoddisfatta per le lente politiche di conservazione del governo coloniale britannico, precepite come inefficaci, organizzò nel 1933 la Convenzione Relativa alla Conservazione della Fauna e della Flora allo Stato Naturale.[5] La convenzione introdusse l'idea dei parchi nazionali, immaginati come la soluzione più adeguata per la protezione degli habitat naturali.[5]
All'inizio del XX secolo, raramente le attività della SPWFE si estesero oltre i governi europei, segnando comunque la nascita di un interesse comune per la conservazione dell'Africa e della natura.[5][6] Il suo caso fu reputato dal geografo Roderick P. Neumann come emblematico per le idee conservazioniste dell'era coloniale del Novecento.[4] Dopo la Grande Guerra fu rimosso l'attributo "Wild" dal nome della fondazione, che venne ulteriormente abbreviato nel 1950 in Fauna Preservation Society (FPS).[4] Con l'ampliamento dei suoi obiettivi, è diventata Fauna & Flora Preservation Society (FFPS) nel 1980 e ha assunto il nome attuale nel 1995.[4]
Le responsabilità finanziaria, gestionale e legale dell'organizzazione sono affidate al Council of Trustees, presieduto da Liz Rogers (dal settembre 2022).[9]
Le attività quotidiane, invece, sono di competenza del Senior Leadership Team, supervisionato dal Chief Executive Officer (Kristian Teleki dal luglio 2023).[9]
Controllo di autorità | VIAF (EN) 147493590 · ISNI (EN) 0000 0000 9935 9611 · LCCN (EN) no98102604 · J9U (EN, HE) 987007368122305171 |
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