Fonolite | |
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Fonolite a nefelina ed egirina (tinguaite) Svezia | |
Categoria | Roccia magmatica |
Sottocategoria | roccia effusiva |
Minerali principali | sanidino, anortoclasio, nefelina, leucite, noseana, hauyna, analcime, pirosseni sodici |
Minerali accessori | plagioclasio, anfibolo sodico, olivina, titanite, apatite, zircone |
Tessitura | afanitica ipocristallina e porfirica |
Colore | giallo-verde, verde, grigio |
Varietà | fonolite tefritica, tefrite fonolitica, tinguaite |
Ambiente di formazione | isole vulcaniche oceaniche non sull'asse delle dorsali, aree continentali soggette a sollevamenti non orogenici (ad es. sopra punti caldi), rift intraplacca |
La fonolite è una roccia magmatica effusiva, peralcalina e sottosatura in silice, corrispondente effusivo delle sieniti nefeliniche. La tessitura è afanitica ipocristallina, generalmente porfirica. Di colore da grigio a verdastro, è composta da sanidino o anortoclasio, feldspatoidi (nefelina ± leucite e altri), pirosseni alcalini ± piccole quantità di plagioclasio in una scarsa matrice vetrosa.
La fonolite si caratterizza per un suono chiaro quando si spezza una lastra, proprietà che le ha valso il nome datogli da Klaproth nel 1801 (dal greco φωνή [phoné] = voce e λίθος [lithos] = pietra).
Essendo in gran parte cristallizzate, le fonoliti si possono classificare sulla base della loro composizione modale utilizzando lo schema qui a fianco, che mette in relazione il contenuto in feldspatoidi (in questo caso la leucite, il feldspatoide più comune) con il rapporto tra feldspati alcalini (sanidino, anortoclasio, albite) e plagioclasio sul totale dei feldspati. Se il plagioclasio è in quantità maggiori del 10% in volume, si passa alla fonoliti tefritiche (10-50% sul volume totale dei feldspati) e alle tefriti fonolitiche (50-90% sul volume totale dei feldspati). Se i feldspatoidi superano il 60% del volume totale della roccia, questa prende il nome dal fedspatoide prevalente seguito dall'aggettivo "fonolitica". Se al posto delle leucite c'è la nefelina o o altro feldspatoide, nello schema si sostituisce il termine leucitite con nefelinite, haüynofiro, noseanite ecc.[1]. La tinguaite è una varietà di fonolite a fenocristalli di nefelina ed egirina.
% in peso | |
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SiO2 | 57,43 |
TiO2 | 0,63 |
Al2O3 | 19,46 |
Fe2O3 | 2,85 |
FeO | 2,07 |
MnO | 0,17 |
MgO | 1,09 |
CaO | 2,78 |
Na2O | 7,96 |
K2O | 5,36 |
P2O5 | 0,18 |
% in peso | |
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Ortoclasio | 30,96 |
Albite | 35,42 |
Anortite | 1,50 |
Nefelina | 16,50 |
Diopside | 6,89 |
Wollastonite | 0,73 |
Magnetite | 4,05 |
Ilmenite | 1,18 |
Apatite | 0,41 |
La fonolite è una roccia non comune, anche se ampiamente distribuita in varie zone nel mondo.
In Italia:
Nel mondo:
Nel Massiccio Centrale Francese:
Le lastre di fonolite sono utilizzate come lose per la copertura dei tetti, specialmente nella zona del Massiccio Centrale.
La fonolite trasmette molto bene i suoni: le volte costruite in fonolite della sala dell'eco dell'Abbazia di Chaise-Dieu consentivano di confessare i lebbrosi tenendoli a 8-10 metri di distanza.[5] Per i curiosi è un'esperienza sbalorditiva: un sussurro dall'angolo diametralmente opposto è perfettamente udibile.
Michael Allaby - A dictionary of Earth Science - Third Edition - Oxford University Press (2008) - ISBN 978-0-19-921194-4
Controllo di autorità | LCCN (EN) sh85101064 · GND (DE) 4174320-9 · J9U (EN, HE) 987007543518205171 |
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