Forteviot villaggio | |
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(GD) Fothair Tabhaicht | |
Localizzazione | |
Stato | Regno Unito Scozia |
Council area | Perth e Kinross |
Territorio | |
Coordinate | 56°20′21.84″N 3°32′06.36″W |
Abitanti | |
Altre informazioni | |
Lingue | Inglese |
Prefisso | (+44) |
Fuso orario | UTC+0 |
Contea | Perthshire |
Cartografia | |
Forteviot (Fothair Tabhaicht in gaelico scozzese) è una località della Scozia centro-orientale, facente parte dell'area amministrativa di Perth e Kinross (contea tradizionale: Perthshire)[1] e situata lungo il corso del Water of May[2], nella valle (strath) di Strathallann.
Nel Medioevo, il villaggio era un importante centro per la storia della Scozia ed era considerato la "capitale" del regno pitto di Fortrenn.[2][3][4][5][6]
Forteviot si trova a sud del corso del fiume Earn[7], a circa 9 km a sud-ovest di Perth e a circa 5 km a nord-est di Dunning.[3]
Il villaggio è situato a 60 m s.l.m.[2]
Secondo la leggenda, nell'VIII secolo il re pitto Angus MacFergus avrebbe fondato una chiesa in loco.[2] Nel secolo successivo, Kenneth MacAlpin costruì nella zona un castello.[3][5][6]
Tra il 1925 e il 1927, per volere di John Dewar, I signore di Forteviot e su progetto dell'architetto James Miller, l'intero villaggio di Forteviot fu ricostruito sul modello di un tipico villaggio inglese.[3]
Principale edificio religioso è la chiesa parrocchiale, eretta nel 1778 e rimodellata nel corso del XIX secolo.[3][6]
All'interno della chiesa si trova una delle cinque campane in bronzo celtiche rinvenute in Scozia.[6]
Nei dintorni di Forteviot si trova la tenuta di Dupplin, dove si erge una residenza realizzata nel 1969 in luogo di un castello costruito tra il 1828 e il 1832 su progetto di William Burn (a sua volta in sostituzione di un castello preesistente distrutto nel 1827) e andato distrutto in seguito a un incendio nel 1934.[7][8][9]
Altro edificio d'interesse è il Forteviot Village Hall, risalente al XX secolo.[10]
A Forteviot è stata rinvenuta una camera sepolcrale risalente alla prima età del Bronzo.[11][12] La scoperta risale al 2009.[11][12]