Fosfato di codeina | |
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Nome IUPAC | |
(5α,6α)-7,8-dideidro-4,5-epossi-3-metossi-17-metilmorfinan-6-olo | |
Nomi alternativi | |
Metilmorfina | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C18H21NO3 |
Massa molecolare (u) | 299.364 g/mol |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 200-137-8 |
Codice ATC | R05 |
PubChem | 5284371 |
DrugBank | DB00318 |
SMILES | CN1CCC23C4C1CC5=C2C(=C(C=C5)OC)OC3C(C=C4)O.OP(=O)(O)O |
Dati farmacologici | |
Categoria farmacoterapeutica | Oppioide - analgesico - antitussivo - narcotico |
Teratogenicità | Utilizzare durante la gravidanza solo su consiglio del medico - non utilizzare durante l'allattamento[1] |
Modalità di somministrazione | orale |
Dati farmacocinetici | |
Biodisponibilità | ~90% |
Metabolismo | Principalmente epatica, attraverso l'enzima epaticoCYP2D6 |
Emivita | 2,5 - 3 ore |
Indicazioni di sicurezza | |
Il fosfato di codeina è una trasformazione chimica della codeina, un derivato dall'oppio.
Viene utilizzato come antidolorifico o analgesico. Viene impiegato come curativo nelle sintomatologie del dolore tenue o acuto, come dolori auricolari, mal di denti e mal di testa. Viene anche utilizzato come antitosse.[2]
Il fosfato di codeina provoca costipazione, per cui viene anche utilizzato contro la diarrea.[3]
Alcuni farmaci che contengono fosfato di codeina sono: