La sua carriera, iniziata con una piccola parte nel film Un palco all'opera (1955), segnò la prima tappa importante grazie al ruolo di coprotagonista nel film L'uomo di paglia (1958) di Pietro Germi. Colpì favorevolmente la criticacinematografica la sua interpretazione del difficile e tormentato personaggio di Rita, che seppe rendere anche nelle sue più difficili sfumature psicologiche, pur doppiata da Rita Savagnone. Il ruolo le valse la nomination alla Grolla d'oro come miglior attrice protagonista.
Franca Bettoja è stata, con la madre Marisa,[4] tra le fondatrici, nel 1975, e a lungo reggente della Gran Loggia Femminile d'Italia,[5] una delle obbedienze minori della massoneria italiana.[6][7] Da dicembre 2022 a marzo 2023 le viene dedicata, all'interno di Castel Sant'Angelo a Roma, la mostra "Franca Bettoja Tognazzi. La moda di un'attrice", che ripercorre la carriera dell'artista attraverso i suoi abiti e fotografie storiche.[8]
Franca Bettoja è morta a Roma al policlinico Gemelli, dov'era ricoverata per una polmonite, il 13 settembre 2024 all'età di 88 anni.[9][10]
^Personaggio che interessò la produzione cinematografica fin dagli anni quaranta con la realizzazione di numerosi film, e divenne in seguito molto noto al grande pubblico nel 1976 per l'interpretazione di Kabir Bedi nello sceneggiato televisivo prodotto dalla Rai
^ Racconta la Bettoja che Tognazzi, contrariamente a come appariva nei suoi personaggi e alla fama di conquistatore di belle donne, era molto timido: le chiese di sposarlo mandandole una sua foto su cui era scritto: «Può un così bell'uomo sperare di diventare suo marito?». La foto è pubblicata sul sito ufficiale dedicato a Ugo Tognazzi [1]
^Panorama delle Obbedienze italiane, su massoneriascozzese.it. URL consultato il 7 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 16 maggio 2010).