I criteri scientifici da lui adottati costituiscono la base della moderna ermeneutica, e i suoi commenti alla Poetica di Aristotele, le In librum Aristotelis de arte poetica explicationes, pubblicate nel 1548, dove corresse la versione latina di Alessandro de' Pazzi dell'opera aristotelica, influirono sulla teoria rinascimentale della scrittura teatrale. In questo scritto, Robortello dà una parafrasi dell'Ars poetica di Orazio e tratta dei diversi generi letterari. Fondamentali sono i suoi studi sulla catarsi tragica, del cui significato, secondo gli studi di Carlo Diano, egli fu il primo scopritore.
Con le Variorum locorum annotationes del 1543, la De arte, sive ratione corrigendi veteres authores disputatio del 1557, e con la De historica facultate disputatio (1567), entrò in polemica con Carlo Sigonio e con Vincenzo Maggi. Emendò anche diverse edizioni di classici pubblicate da Aldo Manuzio. Tra i suoi allievi si contano Giacomo Zabarella e Jan Kochanowski, poeta in lingua polacca e latina, che esportò in Polonia le idee e le forme letterarie del Rinascimento.
Carlo Diano, Francesco Robortello interprete della catarsi, in Aristotele padovano e filosofia aristotelica, Firenze, 1960 e successivamente in Studi e saggi di filosofia antica, Padova, 1973
Antonio Carlini, L'attività filologica di Francesco Robortello, Udine, Accademia di Scienze, Lettere e Arti, 1967.
Giuseppe Pompella, Francisci Robortelli Utinensis de Arte sive Ratione Corrigendi Antiquorum Libros Disputatio, edizione commentata, Loffredo, Napoli, 1975.
María José Vega, La formación de la teoría de la comedia: Francesco Robortello. Cáceres, Universidad de Extremadura, 1987.
Bernard Weinberg e Javier García Rodríguez, Estudios de poética clasicista: Robortello, Escalígero, Minturno, Castelvetro, trad. Pedro Conde Parrado, Madrid, Arco Libros, 2003. ISBN 84-7635-540-8,
Sergio Cappello, Francesco Robortello, in Dizionario biografico dei friulani. Nuovo Liruti online, Istituto Pio Paschini per la storia della Chiesa in Friuli.