Francis Douce (AFI: [ˈdaʊs]; Londra, 1757 – 30 marzo 1834) è stato un antiquario e collezionista d'arte inglese.
Francis Douce nacque a Londra. Suo padre era impiegato alla Court of Chancery (Corte di Cancelleria) della capitale. Completati gli studi, cominciò a lavorare accanto al padre, ma ben presto lasciò l'impiego per dedicarsi alla sua vera vocazione: l'antichità. Divenne un membro in vista della Società degli Antiquari inglese e dal 1807 al 1811 divenne conservatore del dipartimento di manoscritti al British Museum. Dovette tuttavia rassegnare le dimissioni per alcune divergenze con i trustees - una sorta di consiglio di amministrazione - della stessa istituzione.[1]
Nel 1807 diede alle stampe il libro Illustrations of Shakespeare and Ancient Manners (2 voll. in 8°), che conteneva alcune informazioni poco scientifiche e alcune interpretazioni scorrette. Una recensione poco generosa del suo lavoro, comparsa nel The Edinburgh Review, lo irritò profondamente e quindi rinunciò ad imbarcarsi in altre imprese editoriali della stessa portata. Tuttavia contribuì con le sue conoscenze a diversi articoli scientifici apparsi su riviste specializzate come Archaeologia e The Gentleman's Magazine. Nel 1833 pubblicò Dissertation on the various Designs of the Dance of Death, su cui Douce aveva lavorato lungamente.[2] Morì il 30 Marzo 1834.
Nel 1823 Douce si ritovò come unico beneficiario della fortuna racimolata in vita dallo scultore Joseph Nollekens. Fu finalmente un'ottima occasione per Douce di acquisire libri e oggetti d'arte senza troppi ripensamenti.
Secondo le sue ultime volontà, la sua sterminata collezione di libri, manoscritti decorati, monete, stampe, disegni e altre curiosità, confluì in quella della Biblioteca Bodleiana di Oxford;[3] una parte della collezione di manoscritti fu invece destinata al British Museum, ma toccò attendere il 1 gennaio 1900 per stimarne l'effettivo contenuto;[4] dipinti, suppellettili ed altre antichità furono invece lasciate a Sir Samuel Meyrick, che ne descrisse alcune caratteristiche nel suo The Doucean Museum.
Nel 1811 Douce rassegnò le dimissioni dal British Museum enunciando una serie di ragioni che sarebbero poi diventate leggendarie nei circoli istituzionali. La lettera è preservata alla Biblioteca Bodleiana. La lista delle ragioni recita:
Controllo di autorità | VIAF (EN) 69848690 · ISNI (EN) 0000 0000 8150 1982 · BAV 495/102869 · CERL cnp01319667 · ULAN (EN) 500084985 · LCCN (EN) n85248223 · GND (DE) 123960584 · BNE (ES) XX1253372 (data) · BNF (FR) cb11972838p (data) · J9U (EN, HE) 987007275832105171 |
---|